Se anche otterrà il nulla osta da parte della Commissione Europea, la fusione tra Sony e BMG (vedi News) avrà un altro ostacolo da superare: l'ostilità delle etichette indipendenti europee, che promettono battaglia e minacciano azioni legali con l'obiettivo di bloccare il “merger”. <br> Secondo le dichiarazioni raccolte dal Financial Times, che all'argomento ha dedicato in questi giorni un servizio di approfondimento, tutto dipenderà dall'atteggiamento dell'antitrust: se le “rinunce” che Mario Monti e il suo staff richiederanno alle major dovessero rivelarsi di modesta entità, le case discografiche associate nell'organizzazione internazionale delle “indies”, Impala, sarebbero pronte a ricorrere in giudizio presso la Corte di Giustizia europea, oppure davanti a tribunali inglesi e francesi, per tutelare gli interessi di una categoria che nel Vecchio Continente rappresenta oggi il 22 % del mercato. <br> La loro posizione è esplicita: la fusione Sony BMG, ha dichiarato al Financial Times la vicepresidente di Impala Alison Welham, “rappresenta una minaccia concreta alla diversità”.