La norma francese antipirateria approvata il 2 aprile dall’Assemblea Nazionale (vedi News) che prevede la facoltà di “tagliare” la connessione Internet a chi scarica ripetutamente film e canzoni protette dal diritto d’autore, piace alla federazione internazionale dell’industria discografica. “Il governo francese ha fatto un passo avanti decisivo nella protezione degli artisti e dei creatori d’opera, dando un esempio al resto del mondo”, ha commentato il presidente e ad dell’IFPI John Kennedy. “Il bello di questa iniziativa”, ha aggiunto, “è che darà modo agli Internet service provider di intraprendere azioni ragionevoli e praticabili per ridurre la pirateria ricorrendo più alla prevenzione che alla punizione”. La stessa linea di pensiero è stata espressa dai rappresentanti dei 27 stati dell’Unione Europea membri dell’IFPI che la settimana scorsa (il 2 e 3 aprile) si sono incontrati a Milano ospiti della affiliata locale FIMI. Nel corso del meeting, oltre a discutere dello stato dell’evoluzione normativa antipirateria in Europa (con il modello francese come esempio da seguire) e delle relative attività di lobby presso i vari governi nazionali, i delegati si sono confrontati sulle azioni di sensibilizzazione da intraprendere nei confronti delle istituzioni per lo sviluppo del mercato digitale legale e sul tema dell’estensione della protezione dei copyright, messa in forse dopo che a Bruxelles la direttiva europea è stata bocciata dal Regno Unito e da numerosi altri Stati membri (vedi News). A Milano i delegati IFPI hanno anche analizzato i nuovi dati mondiali di mercato che la federazione renderà pubblici a fine aprile.