Come era già successo in Inghilterra (dove le associazioni&nbsp;che rappresentano i piccoli live club e i locali notturni segnalano da tempo la profonda crisi in cui versa il settore) anche in Germania le piccole realtà lamentano difficoltà sempre maggiori a tirare avanti, e chiedono un rapido intervento del governo in loro favore. Il che è piuttosto impressionante, considerando che la scena clubbing di Berlino è una delle più vivaci e rinomate al mondo.

La Clubcommission, che raccoglie e cura gli interessi dei club della città, ha infatti lanciato un allarme, pubblicando le più recenti statistiche in suo possesso sullo stato di salute del settore. Oltre il 40% dei club sarebbe impossibilitato a restare aperto se non ricevesse finanziamenti e agevolazioni, e più della metà prende in seria considerazione l'opzione di chiudere in un prossimo futuro. Il 52% segnala un calo di presenze rispetto all'anno precedente, e il 55% un calo negli incassi.

Oltre a chiedere un intervento governativo che possa dare un po' di respiro agli imprenditori del comparto, Clubcommission ha intenzione di dare battaglia in vista dei&nbsp;tagli al settore cultura che il governo federale tedesco ha già preannunciato, proclamando per la serata di oggi una manifestazione presso la Porta di Brandeburgo.

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Industria

I club di Berlino denunciano una profonda crisi

L'allarme arriva dalla Clubcommission: la scena notturna della città, un tempo florida, è a rischio

Per conoscere le ultime novità musicali della settimana, questo articolo ti fornirà l'elenco completo e sempre aggiornato delle nuove canzoni uscite venerdì. Ogni settimana, artisti e band pubblicano nuovi brani, album o EP su tutte le piattaforme digitali. Se vuoi rimanere al passo con le ultime uscite, non perderti <a href="https://www.rockol.it/singoli">l'elenco sempre aggiornato con tutte le novità musicali</a>. Questa settimana parliamo di Donatella Rettore, M¥ss Keta, Tiromancino, Linn e Giordana Angi.

<h2>Thelma &amp; Louise - Donatella Rettore - Warner</h2>

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Donatella Rettore e Beatrice Quinta pubblicano il singolo intitolato “Thelma &amp; Louise”, in uscita il 15 novembre 2024 per l'etichetta Warner. Questo brano segna la prima collaborazione tra le due artiste. Il titolo del singolo richiama il celebre film del 1991, creando un parallelismo tra le due interpreti, che, pur essendo distanti anagraficamente, condividono un approccio artistico simile.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/donatella-rettore-feat-beatrice-quinta-thelma-louise-feat-beatrice-quinta-308616082">Leggi il testo di " Thelma &amp; Louise" </a>

Donatella Rettore nasce a Castelfranco Veneto nel 1955. Dopo il diploma si trasferisce a Roma per inseguire il suo sogno: cantare. Debutta al Festival di Sanremo nel ’74 con la canzone “Capelli sciolti”. Nel 1975 pubblica il suo primo album, …OGNI GIORNO SI CANTANO CANZONI D’AMORE… con l’aiuto di Claudio Rego che dal ’77 in poi sarà l’autore di tutte le sue musiche. 
Con il 45 giri “Lailolà”, nel ’76, vende 300.000 copie in Germania. Nel ’77 nuova partecipazione a Sanremo (con “Carmela”... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/donatella-rettore/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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<h2>NEVROTIKA - M¥ss Keta - Universal</h2>

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"Nevrotika" è il nuovo singolo di M¥ss Keta, disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali a partire da venerdì 15 novembre 2024. Il brano è stato prodotto da ITACA e WOLVS. Questa uscita segue il primo singolo digitale "Vogliono essere me", dello scorso&nbsp;25 ottobre 2024.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/m-ss-keta-nevrotika-308616063">Leggi il testo di "NEVROTIKA" </a>

Myss Keta - la cui identità non è mai stata resa nota, così come il volto, mostrato sempre coperto sia durante gli spettacoli dal vivo che negli scatti promozionali - ha esordito nel 2013 con il brano “Milano, sushi e coca”, al quale sono seguiti “In gabbia (non ci vado)”, “Burqa di Gucci”, “Le ragazze di Porta Venezia”: le prime canzoni registrate dall'artista e diffuse al pubblico per mezzo dei social network sono state raccolte, nel 2016, nel "best of" “L’angelo dall’occhiale da sera: col... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/m-ss-keta/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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<h2>Il Cielo - Tiromancino - Universal</h2>

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Il 15 novembre 2024&nbsp;i Tiromancino pubblicano il nuovo singolo inedito intitolato "Il cielo". Il brano è disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali ed è distribuito da Universal Music Italia. Il singolo è accompagnato da un videoclip di animazione, realizzato da Marco Pavone, che ha collaborato con Federico Zampaglione alla scrittura del soggetto.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/tiromancino-il-cielo-308616307">Leggi il testo di "Il Cielo" </a>

I Tiromancino sono un gruppo romano guidato da Federico Zampaglione (voce e chitarra), che vanta collaborazioni come strumentista e come autore con Marina Rei, Alex Britti e Daniele Silvestri. Si fanno notare al quinto album: dopo TIROMANCINO (1992), INSISTO (1994), ALONE ALIENO (1995) e ROSA SPINTO (1998), nel 2000 arriva LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO. Nel disco è contenuta "Strade", la canzone con cui i Tiromancino – con Riccardo Sinigallia, il loro produttore – si classificano al secondo... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/tiromancino/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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<h2>Spazi vuoti - Linn - Autoprodotto</h2>

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Dal 15 novembre 2024, il nuovo singolo di Linn, intitolato “Spazi Vuoti”, è in rotazione radiofonica. Il visual video di “Spazi Vuoti”, realizzato dal videomaker Emanuele Marin, esprime la dimensione intima del brano attraverso immagini che catturano dettagli e sguardi, richiamando un mondo fragile e dolce. Il video è accessibile su YouTube al link: <a href="https://youtu.be/mJ4Y0zOjQjA">Guarda qui</a>.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/linn-spazi-vuoti-307406709">Leggi il testo di "Spazi vuoti" </a>

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<h2>Piano Piano - Giordana Angi - Warner</h2>

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Il 15 novembre 2024 esce il singolo "Piano Piano" di Giordana Angi, prodotto da Katoo. Questo brano rappresenta il primo lavoro discografico della cantautrice con Warner Music. La produzione musicale è curata da Roberto Fagioli, in collaborazione con l'etichetta discografica.

<a href="https://testicanzoni.rockol.it/testi/giordana-angi-piano-piano-308616403">Leggi il testo di "Piano Piano" </a>

Giordana Angi, classe 1994, è nata a Vannes, in Bretagna ma vive nella provincia di Latina. Nel 2011 si presenta, senza etichetta e produttore, alle selezioni per Sanremosocial: le supera, arrivando prima in finale tra i 60 finalisti, quindi venendo scelta tra gli otto finalisti che saliranno sul palco dell’Ariston, dove si presenta con il brano “Incognita poesia”. 
Viene così ammessa al Festival di Sanremo edizione 2012, nella sezione giovani. Viene eliminata al primo passaggio, nello... 
<a href="https://www.rockol.it/artista/giordana-angi/biografia">Leggi la biografia completa </a>

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Scrivici all’indirizzo singoli@rockol.it, ti daremo tutti i dettagli utili per comunicare e promuovere al meglio la tua nuova produzione!

Nuova musica uscita in Italia settimana del 2022-02-06

Questa settimana nuovi singoli per Donatella Rettore, M¥ss Keta, Tiromancino, Linn e Giordana Angi

Nuovi singoli, le uscite del 15 novembre

La classifica Airplay della settimana dall’8 al 14 novembre dei brani più trasmessi vede stabile in prima posizione “Ora che non ho più te” di Cesare Cremonini, al numero due “Tonight” di Anna e “Dancing in the flames” The Weeknd. Nella classifica dei brani esordienti più trasmessi troviamo “Whip” dei Doctum. Ecco le novità.

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<a href="https://radioairplay.fm/" target="_blank">La classifica Radio Airplay</a>&nbsp;della settimana dall’8 al 14 novembre vede al primo posto “Ora che non ho più te” di Cesare Cremonini; i nuovi ingressi nelle prime cinquanta posizioni sono:

“Feeling” – Elodie e Tiziano Ferro (4)

“Marziani” – Negramaro (8)

“Nice to meet you” - Myles Smith (43)

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Il più alto nuovo ingresso è “Feeling”di &nbsp;Elodie e Tiziano Ferro in quarta posizione.

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<a href="https://radioairplay.fm/classifiche-musicali/classifiche/italia/absolute-beginners-by-rockol/" target="_blank">La classifica Airplay Absolute Beginners</a>&nbsp;&nbsp;della settimana&nbsp;dall’8 al 14 novembre degli artisti esordienti più trasmessi in radio della settimana vede in vetta “Whip” dei Doctum; le nuove entrate nella Top Ten sono:

“Malati di gioia” – Sarafine (5)

“Se$$o” - Beatrice Quinta (6)

“Fiori sui balconi” – Linda (8)

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Il più alto nuovo ingresso è “Malati di gioia” di Sarafine in quinta posizione.

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Nella&nbsp;“Rit Parade di Stefano Cilio”&nbsp;(<a href="http://www.stefanocilio.com/" target="_blank">www.stefanocilio.com</a>), classifica delle canzoni più popolari in Italia considerando tutte le forme di acquisto e ascolto della musica (audio e video streaming, download, radio airplay e identificazioni), questa settimana si registrano due nuove entrate. Al numero 30 entra "Disease" di Lady Gaga, al rientro in classifica da solista, seguita in ventiseiesima posizione dal ritorno di Alessandra Amoroso ed il suo singolo autunnale "Si mette male". Escono dalla chart "Ciao" di Laura Pausini e "We Pray" dei Coldplay. Il podio della classifica parla sempre italiano: in terza posizione risale di un posto "Amore disperato" di Achille Lauro, mentre al numero 2 si conferma&nbsp;"Per due come noi" di Olly e Angelina Mango.&nbsp;La canzone più suonata in Italia è ancora una volta&nbsp;"Ora che non ho più te" di Cesare Cremonini, al numero 1 della&nbsp;"Rit Parade" per la quarta settimana consecutiva.

<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce" target="_blank">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche Airplay, 14 novembre: Cremonini stabile in vetta

"Ora che non ho più te” si conferma il singolo più trasmesso dalle radio

Come riferito dall’agenzia ANSA, il sindaco di Sanremo Alessandro Mager e l'assessore al Turismo della cittadina ligure Alessandro Sindoni hanno incontrato nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 novembre, Claudio Fasulo, responsabile dell'unità organizzativa "Prime Time 1" della Direzione Intrattenimento Prime Time, in qualità di vicedirettore, e il gruppo di lavoro Rai per gettare le basi per il cosiddetto "Festival diffuso", ovvero le attività collaterali alla competizione canora che hanno luogo negli stessi giorni del festival.

L'incontro, riferisce l’ANSA, ha interessato soprattutto l'aspetto logistico e l'occupazione delle aree all'esterno del teatro Ariston, e interesserà - tra le altre location - piazza Colombo, via Matteotti (con una nuova tipologia di palco), piazza Borea d'Olmo, via Escoffier, Santa Tecla e pian di Nave, piazzale Vesco, il Casinò e l'area sottostante, il Palafiori e corso Imperatrice. "E' stato un primo incontro molto proficuo”, ha detto all’agenzia il sindaco, “Ringraziamo Rai per le proposte. Il nostro intento è continuare a lavorare per rendere sempre più vivibile il Festival anche all'esterno dell'Ariston a beneficio di residenti e turisti, con un'attenzione particolare alla viabilità pedonale e alla fruizione delle piazze. Abbiamo proposto a Rai di realizzare, laddove possibile, ulteriori iniziative anche nelle zone fino ad oggi non coinvolte".

Sanremo 2025, prende forma il Festival fuori dall’Ariston

Come la manifestazione impatterà sulla città: un incontro tra RAI e Comune

Ci sono voluti un po' di mesi perché il governo inglese rispondesse agli appelli del settore dei live club e dei locali underground, che denunciavano le enormi difficoltà dovute a rincari, inflazione e contingenze varie, tra cui la pandemia e la Brexit. Anche perché, nel frattempo, nel corso dell'estate il governo era cambiato e il primo ministro Keir Starmer aveva senz'altro altre priorità nell'immediato. Ora, però, è finalmente arrivata la risposta ufficiale ai tre punti sollevati, ovvero:&nbsp;la richiesta che una piccola percentuale dei proventi di concerti in stadi e arene andasse a sostegno dei&nbsp;locali più piccoli; la richiesta di un'inchiesta tra il pubblico e gli utenti per individuare le vulnerabilità del comparto; e infine, la richiesta di ridurre l'Iva sui biglietti dei concerti, o quantomeno quella sui concerti piccoli.

Per quanto riguarda il primo punto, il governo si è detto assolutamente favorevole: "Riteniamo sia il modo migliore e più efficace per fare in modo che una porzione dei guadagni degli show principali venga reinvestita in realtà più piccole". Non lo imporrà per legge, però: per ora si tratta di un contributo su base volontaria, che lo stato però incoraggia fortemente a versare.

Per quanto riguarda il secondo punto, invece, un'inchiesta non è ritenuta necessaria, soprattutto alla luce del fatto (spiega il governo) che gli utenti sono già stati coinvolti in un'analoga indagine sul secondary ticketing, cosa che per il momento è ritenuta più che sufficiente. Quanto al terzo, infine, niente da fare: "Per il momento non è nei piani", rispondono da Downing Street. Insomma, a guardare il bicchiere mezzo pieno, qualche risultato è stato portato a casa, ma siamo ancora lontani da ciò che chiedeva il settore.

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Il governo inglese risponde alle richieste dei live club

Dopo una serie di petizioni e appelli, arriva finalmente la replica del nuovo gabinetto

SIAE Music Awards, la seconda edizione a Milano il 23 novembre

Con la conduzione di Amadeus, nell’ambito della Milano Music Week 2024: tutte le nomination

In attesa di capire cosa abbia spinto i White Stripes a <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748050/white-stripes-ritirata-la-causa-contro-donald-trump">tornare sui propri passi</a>, del rapporto tra l’attuale presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e la comunità musicale americana sono rimasti impressi, al pubblico, gli screzi via social con le grandi star - la <a href="https://www.rockol.it/news-746627/taylor-swift-messaggio-endorsement-kamala-harris-elezioni-stati-uniti">“gattara” Taylor Swift</a> su tutte - e <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-746371/donald-trump-isaac-hayes-comizi-udienza-tribunale">la sfilza di diffide inoltrate allo staff del tycoon da un’infinità di aventi diritto durante la campagna elettorale</a> per escludere le rispettive canzoni dalle playlist utilizzate durante i comizi. Questo, unito agli endorsement di star come Bruce Springsteen, Jon Bon Jovi, Michael Stipe e Lady Gaga a Kamala Harris, ha spinto i media generalisti a rappresentare il settore musicale americano apertamente schierato coi democratici e strenuamente contrario alla rielezione del candidato repubblicano.

Se questa istantanea può essere ritenuta senz’altro valida per quanto riguarda la comunità artistica, sul fatto che l’industria musicale americana possa accogliere come una sciagura la rielezione di Trump iniziano ad affiorare un paio di dubbi.

Qualche giorno fa, a margine della <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748049/live-nation-risultati-finanziari-terzo-trimestre-2024">presentazione dell’ultima trimestrale</a>, Live Nation - la prima società per quote di mercato nei settori di live promoting e ticketing, un vero e proprio gigante che controlla, oltre che le produzione e le operazioni di biglietteria, anche una grande quantità di venue di prima grandezza sparse per tutto il paese - ha lasciato intendere, nemmeno troppo velatamente, di confidare nel ritorno di Trump alla Casa Bianca per neutralizzare il <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747225/usa-live-nation-ticketmaster-la-causa-antitrust-resta-a-nyc">procedimento per abuso di posizione dominante avviato nei propri confronti dal Dipartimento di Giustizia</a>.

“E’ ancora troppo presto per sbilanciarsi”, ha dichiarato il CFO di Live Nation Joe Berchtold: “Sicuramente (con il ritorno di Trump, ndr) ci aspettiamo il ritorno a un approccio ai temi antitrust più tradizionale, che riduca al minimo l'intervento del governo sui mercati. Senza entrare nei dettagli, alcune parti del caso che ci vede coinvolti crediamo riflettano una filosofia molto più interventista di quanto ci si aspetterebbe da un'amministrazione repubblicana. Ovviamente, la richiesta di dividere Live Nation e Ticketmaster sarebbe un esempio di quell'approccio altamente interventista”.

Un altro fronte sul quale Trump può favorire - più o meno consapevolmente - l’industria musicale, nello specifico il comparto della musica registrata, è quello di TikTok. Il social di Bytedance rischia di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744085/tiktok-il-bando-negli-usa-e-legge-9-mesi-per-vendere">dover cessare le attività sul territorio americano entro il prossimo 19 gennaio</a> in virtù del Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act, testo approvato dall’amministrazione Biden che impone alla conglomerata cinese di cedere (algoritmi compresi) la porzione americana della propria piattaforma a un’azienda locale. Appurata la <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744327/tiktok-fa-causa-al-governo-usa-disinvestire-e-impossibile">determinazione di Bytedance a non arrendersi alla vendita coatta</a>, una potenziale quanto insperata svolta a favore del social potrebbe venire proprio dal ritorno di Trump nello Studio Ovale. Secondo diversi report pubblicati in questi giorni dal Washington Post, dal New York Times e dall’Associated Press il presidente eletto - che, ironia della sorte, nel 2020 firmò un ordine esecutivo atto a vietare TikTok negli USA, poi andato a vuoto - potrebbe scegliere di non applicare il decreto, o addirittura - se promulgato prima del suo insediamento effettivo - revocarlo con il supporto del Congresso.

Il social - che secondo la responsabile della prima campagna elettorale di Trump, Kellyanne Conway, ha giocato un ruolo molto importante nella sua rielezione, e che ha nel miliardario e convinto sostenitore di Trump Jeff Yass uno dei suoi investitori - è legato a doppio filo all’industria della musica registrata. TikTok, che nelle ultime settimane è riuscito a <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747301/tiktok-gioco-al-ribasso-con-indie-label-dopo-rottura-merlin">“spaccare” il fronte degli indipendenti di Merlin</a> negoziando (e chiudendo) <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747653/tiktok-e-merlin-ditto-cede-e-firma-accordo-diretto-impala-media">accordi di licenza con le singole etichette</a>, ha siglato intese per il consumo dei repertori con le principali realtà discografiche internazionali, prima tra tutte Universal Music, che <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-744204/universal-music-e-tiktok-raggiunto-un-nuovo-accordo-di-licenza">ha negoziato un contratto</a> dopo un lungo braccio di ferro iniziato col <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742074/universal-music-toglie-catalogo-da-tiktok-polemica-accordi-licenza">ritiro dei propri cataloghi dalla piattaforma</a>. E proseguito con la <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743842/taylor-swift-canzoni-tornano-su-tiktok-universal-music-perche-commento">clamorosa insubordinazione di Taylor Swift</a>, che - sotto contratto con UMG, benché proprietaria dei suoi master - non aveva obbedito all’ordine di scuderia pur di non rinunciare a TikTok per promuovere il suo “The Tortured Poets Department”, all’epoca prossimo all’uscita.

Perché - non è un mistero per nessuno - TikTok resta, nonostante tutto, <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-746827/tiktok-studio-brani-virali-su-social-poi-in-classifica-in-germania">uno dei più formidabili veicoli di discovery musicale oggi sulla piazza</a>, al quale - soprattutto nel primo mercato discografico al mondo - non riescono a rinunciare né gli indipendenti né la più grande popstar vivente. Che, in questi giorni, vive il paradosso di avere come avversario la persona che potrebbe fare un grande favore e lei, a tutti i suoi colleghi e alle decine di migliaia di persone che lavorano con lei e per lei dietro le quinte.

Ma il settore musicale americano è davvero contro Donald Trump?

Perché un conto sono gli artisti, un altro l’industria…

Il 2024 è il primo anno completo imboccato a pieno regime da Warner Music Italy&nbsp;dopo l'insediamento del nuovo team guidato dal Presidente e CEO Pico Cibelli (nella foto, a sinistra), avvenuto nel corso dell’anno passato. Completato il rinnovamento dell’organico, la filiale italiana della major capitanata a livello globale da Robert Kyncl ha iniziato un nuovo corso che l’ha portata a tagliare traguardi importanti, senza tuttavia perdere la concentrazione sugli obiettivi indispensabili al completamento di un percorso di crescita organico e strutturale. A dodici mesi dal <a href="https://www.rockol.it/news-747855/warner-music-italy-risultati-2024-obiettivi-intervista-guido-cibelli">primo punto della situazione</a>, Rockol ha incontrato di nuovo Cibelli e Gianluca Guido (nella foto, a destra), Vice Presidente di Warner Music Italy, per tracciare un bilancio dell’anno ormai avviato alla conclusione, e - soprattutto - per fissare i target da centrare per il 2025.

<h3>L’ambizione di un sogno diventato realtà: Sanremo, Amici e…</h3>

“Ci sentiamo di dire che le promesse che ci siamo fatti <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-738564/warner-music-italy-nuovo-corso-intervista-pico-cibelli-gianluca-guido">un anno fa</a> sono state mantenute”, dice Pico Cibelli, Presidente e CEO di Warner Music Italy: “Ci eravamo dati, tra gli altri, due obiettivi molto ambiziosi: un grande Sanremo e una grande estate 2024. Vincere il Festival, sia nella categoria Giovani (Clara), sia nella categoria Big (insieme a LaTarma Records), e conquistare la totalità delle 5 posizioni (Angelina Mango, Geolier, Annalisa, Ghali, Irama) del podio è stato un risultato di gran lunga superiore a quello che speravamo. Siamo davvero orgogliosi di tutta la nostra squadra e dei nostri Artisti. E che dire, l’estate 2024 è stata una grande soddisfazione, grazie a brani come ‘Paprika’ di Ghali, ‘Come un tuono’ di Rose Villain feat. Gué e album come quelli di Baby Gang, Capo Plaza e Geolier. Un po’ come la prima vissuta qui nel 2023 che ha visto la domination delle chart con ‘Italodisco’ dei The Kolors, ‘Vetri Neri’ di Ava, Capo Plaza e Anna, ‘Disco Paradise’ di Fedez, Annalisa e Articolo 31, ‘Mon Amour’ di Annalisa".

“E’ stato incredibile”, aggiunge Gianluca Guido, Vice Presidente di Warner Music Italy: “L’ultimo Sanremo, per noi, è stato e continua a essere un grandissimo successo commerciale: ancora oggi, se analizziamo i dati di mercato, nei primi dieci brani del 2024&nbsp;sette sono WMI. Inoltre nella scorsa edizione di Amici abbiamo firmato i tre artisti che poi si sono conquistati il podio: primo posto Sarah Toscano, seguita da Petit e Holden (grazie a LaTarma Records)”.

“La cosa più importante per noi, al di là dell’effetto ‘wow’ delle classifiche, è che oggi Warner Music Italy sia sui radar”, prosegue Cibelli: “Siamo sempre la più piccola tra le tre major e a noi piace continuare a mantenere la definizione di major ‘indie’, 'independent minds, major sound'.&nbsp;Un anno fa avevamo un'ambizione, una sorta di sogno, e quel sogno è diventato realtà. I risultati del 2024 dimostrano che il team, grazie a un&nbsp;lavoro di squadra incredibile, è riuscito a portare a casa riscontri che probabilmente neanche noi immaginavamo”.

<h3>La strategia per il futuro</h3>

“La strategia? E’ molto chiara: riconfermarsi", spiegano Cibelli e Guido: “Quando ci si trova in una fase di ‘startup’ si dispone di un'energia incredibile, figlia del cambiamento e della voglia di dimostrare, ma non si può dire di essere molto bravi se prima non ci si riconferma con dei grandi risultati che durano nel tempo. Puntiamo a una crescita continua: l’anno scorso abbiamo chiuso con una percentuale di crescita dei ricavi molto importante, pari al doppio della crescita del mercato".

Detto ciò, per Cibelli la vera sfida inizia oggi: “Confermarsi implica mantenere la nostra presenza sul mercato e aumentare il roster e migliorare il nostro catalogo attraverso continue acquisizioni”.

<h3>Il team A&amp;R</h3>

“Il lavoro sui giovani talenti è enorme, e ci sta dando grandissime soddisfazioni”, conferma Cibelli: “La filiera A&amp;R guidata da <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-743739/professione-aandr-intervista-marco-masoli-warner-music-italy">Marco Masoli</a>, dal mio punto di vista, sta funzionando benissimo. So di essere di parte ma credo che abbiamo il team A&amp;R più completo e più competente del mercato italiano. Non lo dico per ragioni di scuderia: ci credo davvero, e mi sono convinto vedendo quanto sono uniti, come lavorano insieme, e come si compensano nei vari segmenti musicali e nelle varie competenze”.

<h3>Sviluppo synch, brand partnership e ADA</h3>

“Attualmente ci stiamo concentrando per migliorare i servizi che possiamo fornire ai nostri artisti e alle etichette che distribuiamo tramite ADA. Stiamo investendo molto nel reparto sync&nbsp;e new business. E’ una sezione che sta crescendo moltissimo sotto la guida di Roberto Genovese, raddoppiando - solo nel corso dell’ultimo anno - le revenue di brand partnership con marchi di primissimo piano.&nbsp;Inoltre stiamo ampliando il servizio, fino ad ora applicato solo a contratti di cast e licenze, anche ai progetti distribuiti da ADA”.

“Dal mio punto di vista ADA (guidata da Davide D’Aquino) può diventare una realtà ancora più forte”, chiarisce Cibelli: “Stiamo negoziando acquisizioni molto importanti che ci porteranno a curare la distribuzione di alcune label molto prestigiose, grazie anche alla <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747592/audacia-un-nuovo-tool-ai-e-un-accordo-con-wmg-italy">collaborazione instaurata con Luca Stante e il suo team (Audacia)</a>. ADA si configura come un team indipendente che opera all'interno della nostra azienda, che ha ampi margini di crescita, e che può darci grandi soddisfazioni a partire dal prossimo anno”.

<h3>I cataloghi</h3>

“Grazie al lavoro del nostro team guidato da <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-740439/renato-tanchis-passa-a-warner-music-italy-da-sony-music-italia">Renato Tanchis</a> stiamo acquisendo molti cataloghi, in alcuni casi in collaborazione con Warner Chappell Music”, dice Cibelli, citando i casi di Co’Sang e dei <a href="https://www.rockol.it/news-746743/sangue-misto-30-anni-sxm-diritti-acquisiti-warner-music-festeggiamenti">Sangue Misto</a>, che saranno oggetto di un’operazione celebrativa per i trent’anni dalla pubblicazione del primo (e unico) album, “SxM” del 1994: “Questo tipo di attività, per noi, è una priorità, ed è attualmente oggetto di trattative molto importanti. Indicativamente lavoreremo sui repertori urban e rap, ma anche pop e dance (sia per il mercato italiano, sia per il mercato estero). E’ una scelta, questa, che abbiamo fatto per due ragioni: la prima è il potenziamento e la crescita del nostro catalogo; la seconda è che i repertori dance di questo tipo generano ricavi a livello internazionale, rivolgendosi a un pubblico molto più vasto di quello domestico. Noi Italiani abbiamo nel nostro DNA la dance e la nostra storia racconta di grandi successi internazionali”.

<h3>Il segmento Kids</h3>

Quella dedicata alle fasce di pubblico più giovani è “un'altra area di business dove Warner Music Italy spingerà molto”, spiega Guido: “Nel settore Kids vogliamo crescere, grazie al team guidato da Tanchis”, capo del catalogo e dello strategic marketing. “Abbiamo fatto un'acquisizione di 4000 canzoni per bambini, che verranno distribuite da fine ottobre 2024 su ADA. Si tratta di un catalogo importante, al quale stiamo iniziando ad affiancare progetti come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-746974/warner-music-italy-al-debutto-un-nuovo-format-per-bambini">‘Marmò’</a>, il primo progetto riguardante il segmento&nbsp;curato interamente da WMI e prodotto e realizzato nei nostri studi. Perché l’area Kids, dal punto di vista strategico, è fonte molto importante, ed è una fonte costante di streams e views su tutti i principali DSPs”.

<h3>L’importanza degli studi di proprietà</h3>

“La grande idea avuta da Marco (Alboni, il precedente ceo di Warner Music Italy, ndr) di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-730277/marco-alboni-fuori-da-warner-music-e-ipotesi-fantasia">portare gli studi di registrazione e un creative hub ‘in casa’</a> è una cosa che rappresenta un vero valore aggiunto. Nell’ultimo anno, con la supervisione del direttore marketing Eleonora Rubini, abbiamo sviluppato un team creativo dedicato ai nostri artisti che gestisce e produce ogni giorno una grande quantità di contenuti video, grafici e audio di qualità. Abbiamo anche dato un nuovo volto ai nostri studi di registrazione, sia da un punto di vista tecnico, sia strutturale, affidandoli ad Antonio Filippelli e al suo team. Gli artisti vengono qua, si incontrano, nascono le collaborazioni, nascono i featuring, nascono le idee. Siamo felici di vedere che i nostri uffici sono popolati da Artisti, Autori, professionisti del settore: c’è una grande energia”.

<h3><div class='embed'><img src="https://images.rockol.it/4ZDDvcRgL_FqMFUoAJRXmWj-A1M=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/warner-music-italy.jpg" alt="https://images.rockol.it/4ZDDvcRgL_FqMFUoAJRXmWj-A1M=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/warner-music-italy.jpg" title="https://images.rockol.it/4ZDDvcRgL_FqMFUoAJRXmWj-A1M=/700x0/smart/rockol-img/img/foto/upload/warner-music-italy.jpg" class="img-responsive" /></div></h3>

(il team di Warner Music Italy -&nbsp;da sinistra a destra: Raffaele Razzini, Eleonora Rubini, Gianluca Guido, Pico Cibelli, Marco Masoli, Filippo Pardini)

<h3>Il team al centro</h3>

“Il merito di questi risultati è della squadra”, riflettono Cibelli e Guido: “In questo momento il nostro team è un grande fattore attrattivo presso gli artisti e gli addetti ai lavori. Per noi il team è il cuore del business perché la vera differenza la fanno le persone e, in questo momento, la nostra squadra è veramente molto forte. Possiamo ancora migliorarci, anzi, dobbiamo migliorare in tante aree di business, ma siamo molto soddisfatti di dove siamo arrivati. Rispetto ai competitor siamo numericamente inferiori, ma ci difendiamo bene grazie alla qualità della nostra squadra e della nostra musica".

Nella strategia di crescita dell’organico di Warner Music Italy, un ruolo molto importante lo giocano i giovani talenti. “Per due motivi”, chiariscono Cibelli e Guido: “Avere giovani all’interno del team è un fattore chiave per essere sempre contemporanei e creativi”. I giovani meritano di essere valorizzati, fin dalle primissime battute, racconta Cibelli: “Noi li buttiamo nella mischia, da subito”.

<h3>La "luna di miele"&nbsp;di WMG Italy</h3>

“Siamo ancora in quella fase che gli inglesi definiscono ‘honeymoon’, ‘luna di miele’. Con un mood del genere, alcune cose ci vengono facilmente, perché c'è l'energia che caratterizza questa condizione. Per confermarsi occorre mantenere questa forza. E man mano che andremo avanti il gioco si farà sempre più difficile. Dovremo essere bravi a stimolare e a creare i presupposti per prolungare questo slancio positivo”.

<h3>Mercati, la dicotomia tra local e international (e il caso di The Blessed Madonna)</h3>

"A differenza di mercati esteri come, per esempio, quelli&nbsp;tedesco e inglese, dove il repertorio internazionale ha un grande impatto sui mercati interni, la situazione del mercato musicale italiano è fortemente sbilanciata&nbsp;sul repertorio local, dove&nbsp;- quindi - serve avere un team domestico molto forte. Per quanto ci riguarda, la quantità di lavoro che facciamo sul repertorio locale è imparagonabile rispetto all’internazionale, dove il grosso delle strategie viene svolto a monte dal repertoire owner”, continua Guido: “Ci sono però casi particolari, come quello di The Blessed Madonna: è una bravissima DJ, uno dei suoi brani era tra quelli che la scorsa stagione aveva performato meglio qui da noi, ma non aveva grandi prestazioni da vantare nelle chart a livello internazionale. Noi ci abbiamo creduto, e l’abbiamo ‘puntata’: abbiamo pensato che da noi avrebbe funzionato alla grande e ci abbiamo lavorato al massimo. Il risultato: l’Italia è stato uno dei paesi dove ha iniziato a decollare e a macinare grandi numeri. E’ molto appagante essere tra i primi nel mondo a scommettere su brani che non sono ancora esplosi a livello e a farli arrivare in cima alle chart”.

<h3>I superfans</h3>

“I <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/superfans-259644">superfans</a>&nbsp;sono una delle nostre priorità. Stiamo sviluppando strategie e piattaforme al fine di valorizzare i contenuti che possiamo offrire a questa tipologia di utenti, appassionati e attenti. Secondo noi è fondamentale individuare e coinvolgere i superfan in attività dedicate, che vanno oltre il mero ascolto della musica. Il nostro obiettivo è quello di costruire experience immersive ed eventi dedicati che possano aumentare l’affezione agli artisti. Andremo anche a rilasciare prodotti fisici e merch particolari e collezionabili, cofanetti speciali e molto altro. Noi pensiamo che a&nbsp;ogni artista vada cucito addosso un vestito su misura: è importante avere dei team che prima di ogni pubblicazione studino una strategia calibrata sui singoli progetti”.

Warner Music Italy, nel 2025 obiettivo riconferma

I vertici italiani della major puntano al consolidamento: 'La vera sfida inizia ora'

GEMA, collecting tedesca che rappresenta i repertori di oltre 95mila aventi diritto a livello nazionale e di 2 milioni di titolari a livello mondiale, ha depositato presso il tribunale di Monaco di Baviera una causa contro OpenAI, società sviluppatrice del modello di intelligenza artificiale generativa ChatGPT. A rivelarlo è stata la stessa società di gestione collettiva in una nota ufficiale - che non chiarisce l'ammontare richiesto alla controparte&nbsp;a titolo di risarcimento -&nbsp;diffusa nella mattina di oggi, mercoledì 13 novembre. Si tratta, sempre secondo GEMA, del primo provvedimento di questo genere mai preso da una collecting nei confronti di una società sviluppatrice di modelli di AI.

“GEMA accusa OpenAI di riprodurre testi di canzoni protette di autori tedeschi senza acquistare licenze o remunerare gli autori delle opere utilizzate”, si legge nel comunicato: “Questa azione legale serve a dimostrare che OpenAI utilizza sistematicamente il repertorio della GEMA per addestrare i propri sistemi”.

La causa intentata dalla collecting, nello specifico, è rivolta alla società madrea americana OpenAI LLC e a OpenAI Ireland Ltd, entità che rappresenta l’azienda in Europa. “Oggetto della causa è la riproduzione senza licenza dei testi delle canzoni nel chatbot”, spiega GEMA: “Quando vengono immesse delle semplici istruzioni, il chatbot riproduce i testi originali delle canzoni su cui ovviamente il sistema è stato addestrato. Mentre altri servizi Internet pagano agli autori canoni di licenza per l'utilizzo dei testi”, prosegue la collecting, “OpenAI utilizza sistematicamente i contenuti degli autori, accettando consapevolmente le violazioni del diritto d'autore. Ed evitando di corrispondere una giusta remunerazione”.

“Le canzoni dei nostri associati non sono la materia prima gratuita per i modelli di business dei fornitori di sistemi di intelligenza artificiale generativa”, ha dichiarato Tobias Holzmüller, CEO di GEMA: “Chiunque voglia utilizzare queste canzoni deve acquistare una licenza e pagare equamente gli autori. <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747049/intelligenza-artificiale-diritti-autori-proposta-gema-superare-opt-in">Abbiamo sviluppato un modello di licenza per questo</a>. E intraprendiamo azioni legali contro gli usi senza licenza”.

“La settimana scorsa abbiamo chiarito con la <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-747859/collecting-gema-scommette-ancora-sull-ai">Carta sull’intelligenza artificiale della GEMA</a> che i risultati creativi umani non devono servire come modello gratuito per le offerte dei fornitori di intelligenza artificiale in una catena di sfruttamento profondamente economico”, ha aggiunto Ralf Weigand, presidente del consiglio di sorveglianza della collecting: “Inoltre, non possiamo accettare che si verifichino violazioni del copyright nell'output dei chatbot. La causa della GEMA invia un segnale importante: riguarda il sostentamento di noi professionisti creativi”.

“La nuova tecnologia ci pone di fronte a questioni giuridiche fondamentali che dobbiamo assolutamente chiarire”, ha concluso Kai Welp, General Counsel di GEMA: “Solo così saremo in grado di stabilire sul mercato un modello di licenza in grado di bilanciare equamente gli interessi dei professionisti creativi e degli utenti. Il nostro processo di campionamento fornisce un contributo decisivo a questo. Ma dimostra anche che siamo pronti a far rispettare i diritti a cui hanno diritto nell’interesse degli autori”.

Collecting e intelligenza artificiale: GEMA fa causa a OpenAI

Per utilizzo di testi non autorizzato

La classifica degli album più venduti in Italia della settimana dall’8 al 14 novembre vede salire in vetta “Tutta vita” di Olly, scende al numero due “Tutti i nomi del Diavolo” di Kid Yugi e in terza posizione troviamo “Esci dal tunnel” di Simba La Rue. Le prime tre posizioni nella chart dei singoli sono ancora: “Per due come noi” di Olly, Angelina Mango e Jvli, “Ora che non ho più te” di Cesare Cremonini e “Il filo rosso” di Afa. Ecco le novità.

&nbsp;

La classifica Top Album FIMI Top of the Music&nbsp;della settimana dall’8 al 14 novembre vede al numero uno&nbsp;“Tutta vita” di Olly; le nuove entrate tra le prime cinquanta posizioni della chart sono:

“Discover II” – Zucchero (5)

“Goblin” – Drefgold (12)

“Mai più forse” – Coco (14)

“Van De Best” - Davide Van De Sfroos (19)

“Anima sbiadita” - Amedeo Minghi (49)

&nbsp;

Il più alto ingresso è “Discover II” di Zucchero in quinta posizione.

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Nella classifica Top Singoli FIMI Top of the Music&nbsp;della settimana dall’8 al 14 novembre vede in vetta “Per due come noi” di Olly, Angelina Mango e Jvli; i nuovi ingressi tra le prime cinquanta posizioni sono:

“Feeling” - Elodie &amp; Tiziano Ferro (9)

“Grandine” - Holden Feat. Mew (25)

“Video Hot” - Coco Feat. Geolier (29)

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Il più alto ingresso è “Feeling” di Elodie &amp; Tiziano Ferro in nona posizione.

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<a href="https://www.rockol.it/classifica-fimi-billboard-uk-radio-dischi-piu-venduti?preview=a608820c8b02f821fd24a9f57f9db081#Classifichee%20polemiche&amp;refresh_ce" target="_blank">Classifiche: speciale e aggiornamenti continui qui</a>.

Classifiche, novità 14 novembre: Olly in prima posizione

“Tutta vita” è l’album più venduto della settimana

A partire dal prossimo mese di aprile Disneyland Parigi, il popolare parco tematico francese controllato dal gigante americano dell’intrattenimento, offrirà ai propri visitatori un’offerta di musica dal vivo: l’evento, che avrà cadenza quotidiana, prevede - hanno fatto sapere i gestori del parco - che “in tutta l’area di Disneyland Parigi i luoghi prendano vita con melodie, concerti e spettacoli che riflettono i ricchi e diversificati mondi musicali di Disney e Pixar, con esibizioni live di cantanti che interpretano sia i classici più amati che i successi contemporanei tratti dai film d'animazione Disney Animation e Pixar”.

"A Disneyland Paris ci siamo sempre impegnati a superare i limiti di ciò che è possibile nell'intrattenimento notturno e Disney Tales of Magic porta questa visione ancora più avanti", ha dichiarato Natacha Rafalski, presidente di Disneyland Parigi: “I nostri team hanno creato qualcosa di veramente magico, un'esperienza che catturerà e ispirerà gli ospiti per gli anni a venire. Basandoci sulla nostra tradizione di innovazione, creatività e narrazione, siamo entusiasti che questo spettacolo diventi una parte duratura della storia dei nostri parchi”.

Non è la prima volta che Disneyland Parigi associa il proprio brand alla musica dal vivo: nel 2016 <a href="https://www.rockol.it/news-665796/laura-pausini-a-disneyland-per-laura-xmas-dichiarazioni-intervista">il parco francese ospitò Laura Pausini per la presentazione del disco natalizio&nbsp;"Laura Xmas"</a>.

Disneyland Parigi punta sulla musica dal vivo

Al via in primavera la prima offerta live stabile del parco tematico francese

A partire dall’1 settembre 2024 Martina Giannitrapani entrerà ufficialmente a far parte di Nigiri, etichetta discografica fondata da Riccardo Zanotti con Gianrico Cuppari e Nina Selvini.

Giannitrapani ha cominciato la sua carriera nell’industria musicale nel 2015 in Sugarmusic Publishing per poi passare nel 2016 in Warner Music Italy, dove ha lavorato per due anni nel ruolo di A&amp;R in ambito discografico. 

Nel 2018 è approdata in BMG Rights Management Italy, dove ha iniziato come A&amp;R Manager per terminare dopo sei anni come Senior A&amp;R Manager.

Il 26 luglio 2024 è stato l’ultimo giorno in BMG per Martina Giannitrapani, che ha dichiarato: 

“Ringrazio Dino Stewart e tutta BMG per questi splendidi 6 anni passati insieme. Sono entusiasta di iniziare questa avventura professionale a fianco di un team con cui collaboro con grande sintonia ormai da molti anni!".

Martina Giannitrapani entra in Nigiri

La manager lascia dopo sei anni il comparto del publishing per passare a una label

Si terrà giovedì 21 novembre alle ore 12 presso la Sala Viscontea il talk “Il Sanremo che verrà: una conversazione con Carlo Conti” presentato da FIMI, Milano Music Week e RAI nell’ambito dell’<a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2024-497441">ottava edizione della Milano Music Week</a>.

Carlo Conti tornerà a guidare la kermesse musicale nel 2025. Durante l'evento, condividerà la sua visione per un Festival che sappia coniugare tradizione e innovazione, affrontando le sfide poste dalle nuove tendenze del mercato musicale e dello spettacolo.

Con: Carlo Conti – Presentatore; Claudio Fasulo – Vicedirettore Direzione Intrattenimento Prime Time Rai.

Modera: Marta Cagnola – Radio 24.

MMW24, Il Sanremo che verrà: una conversazione con Carlo Conti

Con Carlo Conti e Claudio Fasulo

Il convegno di apertura della <a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2024-497441">Milano Music Week 2024</a>, dal titolo “Musica italiana all’estero: numeri, progetti, prospettive”, si apre con il saluto istituzionale dell’assessore alla cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi. “Iniziamo non a caso con un tema che sta molto a cuore alla nostra città, e lo facciamo da un evento che ha assunto un ruolo centrale nella vita culturale di Milano” esordisce. I partecipanti al panel, moderato dalla direttrice artistica e responsabile di Italia Music Export Nur Al Habash, provengono da alcune delle realtà istituzionali e industriali più importanti del paese: Matteo Masini (dirigente dell’Ufficio Beni di Consumo, ICE), Federica Tremolada (General Manager Europe Spotify), Enzo Mazza (CEO FIMI), Paolo Franchini (Consigliere di Gestione SIAE), Carlo Parodi (Presidente Assomusica), Bruno Sconocchia (Presidente Assoconcerti) e Andrea Micciché (Presidente Nuovo Imaie). Assente il sottosegretario alla cultura con delega alla musica Gianmarco Mazzi, trattenuto a Roma da impegni improrogabili. I dati presentati&nbsp;sull’esportazione dei prodotti musicali italiani, per quanto ottimistici, differiscono per punti di vista e per analisi, anche a seconda del ruolo ricoperto da ciascuno dei player presenti. Nur Al Habash, ad esempio, dal suo osservatorio privilegiato di Italia Music Export fa notare che si può fare di più e di meglio: “Il valore economico della musica italiana nel 2023 registrano importo totale di più di <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748036/valore-musica-in-italia-indagine-fimi-4-3-miliardi-di-euro-nel-2023">4 miliardi di euro</a>, ma l'export vale solo 58 milioni:&nbsp;una fetta molto esigua, quindi, e gli investimenti istituzionali sono stati piccoli” spiega. “Il soggetto che più lavora per darci una mano è l’ICE, che di concerto con SIAE ha portato avanti tante attività in questi anni”.

Nell’interpretazione di Spotify e di Federica Tremolada, invece, i risultati ottenuti dall’export della musica italiana mediante le piattaforme di streaming sono già ottimi: “In Italia e per la precisione a Milano abbiamo i nostri headquarters per sud e est Europa, dove lavorano circa 100 persone con più di 10 nazionalità diverse: il che conferma che dall’Italia la nostra voce si è sentita. Nel 2023, inoltre, oltre 60 milioni di utenti hanno ascoltato musica italiana dall'estero, e&nbsp;più dell’80% degli artisti della nostra top 50 italiana sono stati artisti nazionali” osserva. “Il che ha anche un impatto economico: sempre più artisti hanno cominciato a ricavare dalla propria arte, tanto che l’anno scorso 1200 artisti italiani hanno generato più di 10.000 euro dalle loro royalties, e sono quadruplicati gli artisti che hanno generato&nbsp;più di 50.000 euro”. Non ci è dato di sapere quanti siano questi ultimi, però, né di approfondire ulteriormente i dati forniti, in quanto al termine del suo intervento Tremolada saluta i presenti e abbandona il palco, lasciando adito a qualche successivo dubbio sulla nota metodologica: “Come fa Spotify a dire quanto guadagnano gli artisti, se le royalties vengono pagate alle case discografiche e non a questi ultimi? A me risulta un dato molto minore”, dirà successivamente Andrea Miccichè&nbsp;di Nuovo Imaie, facendo riferimento a una direttiva comunitaria del 2021 che ha introdotto una norma che imporrebbe il pagamento di un compenso ulteriore a vantaggio di tutti quegli artisti che non li stanno percependo per la cosiddetta utilizzazione digitale, che però per quanto gli consta non è ancora stata implementata. Dato che verrà poi contestato a sua volta da Enzo Mazza, a cui tale norma non risulta rispetto alla musica registrata: ne nascerà un dibattito piuttosto animato.

Lo stesso Enzo Mazza ribadisce l’importanza del tema dell’export, anche al di là dei numeri: “In Italia c’è tantissimo catalogo che trova grande utilizzazione in molti paesi del mondo”, sottolinea. “Ha una grande diversità di generi musicali, e la più ampia diversità di repertori e contenuti di tutti i paesi con cui sono venuto professionalmente a contatto. A livello globale abbiamo delle grandi potenzialità: questa filiera non può fare altro che beneficiarne, e l’Italia deve portare avanti tutto ciò come soft power della cultura”. Di avviso simile è anche il consigliere di gestione SIAE Paolo Franchini, che apre con un po’ di autocritica: “Il repertorio italiano, dopo quello angloamericano, è storicamente il più apprezzato al mondo. Se guardiamo ai numeri, però, c’è ancora tantissimo lavoro da fare, perché non rispecchiano le potenzialità che hanno i nostri artisti e compositori” ammonisce. “Abbiamo però avuto 31.6 milioni incasso all’estero nel 2023, +29,16% rispetto al 2022. Se facciamo sistema pensando in un modo più globale come promuovere e portare in giro per il mondo la musica italiana, insomma, abbiamo dei margini enormi. A Sanremo 2024 avevamo annunciato un tavolo unitario permanente dell'industria&nbsp;musicale, e in questo senso l’export è una delle mission che dobbiamo porci insieme”.

Dal canto suo, Andrea Micciché di NuovoIMAIE registra come le utilizzazioni secondarie facciano da cartina di tornasole del comparto: “Da un lato riflettono gli ottimi risultati che ha avuto il mercato, ma dimostrano anche che ancora non siamo davanti a risultati straordinari” dice. “Se guardiamo in casa nostra, tradizionalmente il mercato dei proventi derivanti da radio e tv era diviso in tre parti: 1/3 faceva capo al mercato anglofono, 1/3 a quello del resto del mondo, 1/3 all’Italia. Negli ultimi anni hanno perso qualche posizione gli artisti di tutto il mondo a favore degli artisti italiani, mentre la fetta di mercato degli anglofoni resta immutata. E sempre rispetto alle utilizzazioni secondarie, il rapporto tra noi e l’estero era 1 a 9: in termini di diritti incassavamo 1 dall’estero e pagavamo 9 all’estero. Su quel fronte purtroppo non è cambiato niente. C’è ancora tanto da fare”. Anche in questo caso arriva la puntualizzazione di Enzo Mazza, che fa notare come nel panorama dei diritti connessi non si possa contare sui proventi del mercato più importante del mondo per la musica registrata, cioè quello degli Stati Uniti (11 miliardi di dollari di fatturato): “Negli USA il diritto connesso relativo a radio e tv per artisti, interpreti e produttori non è riconosciuto. Ci sono dei progetti di legge per inserirlo, ma la lobby delle tv e delle radio è potentissima, perciò allo stato attuale è ancora un nulla di fatto”.

Carlo Parodi di Assomusica loda i passi avanti fatti negli ultimi anni, ma sprona a fare di meglio: “È stato fatto un lavoro notevole con Italia Music Export e Siae, aiutando i giovani gruppi a calcare palchi all’estero, ma sempre con attenzione a città con forte presenza di italiani: bisogna fare un passo in più” dice. “Dobbiamo incentivare l’export con azioni concrete, come la partecipazione a fiere ed eventi e valorizzando gli istituti di cultura italiana all’estero, ma per farlo al meglio ci vuole la cooperazione di almeno tre ministeri. Inoltre dobbiamo porci come obbiettivo la creazione di un binomio pubblico-privato per portare sul territorio grandi eventi. Infine, manca un vero dato per monitorare l’export della musica live nel mondo, il che è fondamentale per capire se il lavoro che stiamo facendo dà risultati positivi” ammonisce.

Anche Bruno Sconocchia di Assoconcerti non canta vittoria in materia di musica dal vivo: “Il problema è che organizzare tour all’estero è costosissimo, molto più che promuovere un disco all’estero. Richiede tempi lunghissimi,&nbsp;grandissima incertezza e sforzi immani” sottolinea. “Un tempo tutto ciò era fondamentalmente coperto dall’industria discografica, perché le economie erano tali che si utilizzavano la tournée a scopo promozionale. Oggi la situazione è quasi rovesciata”. Un altro problema, inoltre, è il ricambio generazionale: “Le grandi tournée all’estero, fatta eccezione per quelle dei Maneskin, vedono fondamentalmente ancora protagonisti gli stessi nomi degli anni ‘80. Abbiamo costituito un tavolo, e questo tavolo deve diventare operativo e non può che lavorare con le istituzioni pubbliche, se vogliamo che la situazione cambi”. E proprio in materia di istituzioni pubbliche, Matteo Masini di ICE sottolinea pregi e limiti di questo tipo di cooperazione: “La nostra è un’attività concreta strettamente quotidiana, il che è anche un limite, perché non abbiamo a disposizione un’ampia gamma di strumenti finanziari” spiega. “Abbiamo sperimentato varie forme di attività, e con successo, ma ci rendiamo conto che c’è ancora molto da fare, perché il mercato è in costante mutamento. Promuovere la musica è diverso da promuovere qualsiasi altro prodotto del Made in Italy, perché, non ci sono molti strumenti come fiere consolidate e tradizionali, anche se ci sono stati esempi virtuosi in questo senso, come <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-748191/mmw24-export-caso-hitweek">Hitweek</a>. Inoltre dal lato istituzionale c’è una pluralità di soggetti che non sempre marciano con lo stesso passo, pur avendo gli stessi obbiettivi. Anche qui, una maggiore integrazione e un maggior dialogo interno può essere utile”. Il che è un po’ l’auspicio di tutti, con particolare riferimento al famoso <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-742351/sanremo-stati-generali-musica-tavolo-permanente-industria-musicale">tavolo permanente per l’industria musicale</a> la cui nascita fu annunciata a Sanremo 2024.

MMW24: il convegno di apertura è dedicato all'export

Industria e istituzioni si confrontano (anche in maniera accesa) sulla musica italiana all'estero

Nato da un'idea di Turntable Labs, Hangout aspira a diventare un social network più interattivo di altri: lo scopo ultimo, infatti, è quello di connettere gruppi di persone che condividano musica "suonandola" per gli amici e i follower&nbsp;(come in una sorta di dj set virtuale, insomma). Per questo motivo, ha già stretto accordi con le principali piattaforme di streaming per poter accedere alle playlist e alle canzoni salvate dai propri utenti.&nbsp;

Nella sua semplicità, a quanto pare l'idea è piaciuta. Non solo ai finanziatori (lo scorso agosto era stato chiuso un round di finanziamento da oltre 8 milioni di dollari), ma anche&nbsp;a tutti i principali player del settore: tutte e tre le major e anche il gruppo Merlin, infatti,&nbsp;hanno già stipulato appositi accordi di licenza con il neonato social, che debutta così con un catalogo da oltre 100.000 canzoni.

Hangout: nasce un nuovo social network music-based

E' ancora in fase di start-up, ma ha già stipulato contratti di licenza con i principali player 

Rockol sarà presente all’<a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2024-497441">ottava edizione della Milano Music Week</a>, la music convention dedicata all’industria musicale in programma nel capoluogo lombardo tra i prossimi 18 e 24 novembre, con cinque eventi, tre workshop professionali e tre appuntamenti speciali dedicati alla Gen Z, salute mentale e pubblico di giovanissimi. 
 
I tre workshop si terranno nella mattinata di martedì 19 novembre presso la Sala Viscontea del Castello Sforzesco di Milano, la location principale per gli eventi della Milano Music Week. Tutti e 3 ad ingresso gratuito senza prenotazione. 
 
Il primo, intitolato “Kids Go Pop” e in programma tra le 10:00 e le 11:00, si propone di esplorare il crescente impatto della musica dedicata al segmento infanzia, e analizzarne le tendenze all’interno dell'industria musicale. Oggetto del workshop non saranno solo la creazione di contenuti ad hoc - testi, messaggi e stile musicale appropriati per l’età – coerenti con specifici comportamenti di consumo e di accesso alle piattaforme e le strategie di marketing e di brand partnership coniugate con la garanzia di un’esperienza sicura, ma anche le sfide e le opportunità legate alla costruzione di una connessione duratura con il pubblico più giovane. Ingresso gratuito senza prenotazione. 
 
Il secondo, in programma tra le 11:00 e le 12:00, è intitolato "Sincronizzazioni, un futuro da scrivere", e tratterà di una linea di ricavo - quella delle sync, appunto - che grazie alla rivoluzione innescate dalle piattaforme digitale sta diventando sempre più importante per l’industria della musica registrata e dell’editoria. Prospettive e opportunità nuove si stanno delineando per il settore: come sta cambiando il lavoro dei suoi professionisti? Come differenziano le proprie strategie le major e le indie? In che modo stanno evolvendo le interazioni tra industria musicale e settore dell’audiovisivo? Dove cercare la nuova frontiera per spingere su un consumo costruttivo (e redditizio) di musica? Al workshop interverranno Roberto Razzini (Managing Director, Sony Music Publishing Italy), Elisabetta Biganzoli (Executive Director, Sugarmusic Group); Antonella Zappietro (Synch &amp; Licensing Manager, Edizioni Curci) e Francesco Brambilla (Branded Entertainment Director Camelot).&nbsp;Ingresso gratuito senza prenotazione. 
 
Il terzo, in programma tra le 12:00 e le 13:00&nbsp;e prodotto in collaborazione con Deloitte Legal, è intitolato "Ok computer: l'Artista, l'AI e la legge", e sarà dedicato ai temi che stanno animando il dibattito tra coesistenza di creatività umana e modelli di intelligenza artificiale generativa. Dal training dei dati ai prompt fino al prodotto realizzato con il contributo dell’intelligenza artificiale generativa, verranno affrontate le opportunità e le criticità di chi opera tra nuova creatività, responsabilità e diritto d’autore. Al workshop interverranno Rocco Tanica (autore, compositore e grande appassionato di AI generativa, nonché elemento storico degli Elio e le Storie Tese),&nbsp;Ida Palombella (Equity Partner, Deloitte Legal)&nbsp;e Diego Gerbino (Avvocato e Director di Deloitte Legal e del dipartimento di Intellectual Property &amp; Technology della sede di Milano).&nbsp;Ingresso gratuito senza prenotazione. 
 
Riguardo i due appuntamenti speciali, giovedì 21 novembre presso il Ronin di via Vittorio Alfieri 17, dalle 15:00 alle 16:30 "Musica e salute mentale: rompi il silenzio!", evento realizzato in collaborazione con Believe&nbsp;che affronta il tema della salute mentale nell’industria musicale. In questa occasione saranno con noi: Paolo Benvegnù, Mida, Sethu e Luca Daher.&nbsp;L'evento non è aperto al pubblico, ma tutti i&nbsp;contenuti saranno visibili nei giorni successivi all'evento su Rockol e sui profili social di Rockol. 
 
Sempre giovedì 21 novembre, e sempre al Ronin, ma dalle 21:30 fino alle 24, si terrà “GenZ Stage”, evento&nbsp;-&nbsp;realizzato in collaborazione con TuneCore, che vedrà 6 artisti della&nbsp;nuova&nbsp;generazione&nbsp;esibirsi sul palco della venue meneghina e incontrare i propri fan. Nessuna distinzione di genere musicale, solo un sacco di voglia di suonare.&nbsp; Ad esibirsi durante la serata ci saranno: Anna Castiglia, The Snookers, Montag, Klaus Noir, Ethan, Niveo e Chyky. Per&nbsp;partecipare all'evento&nbsp;bisogna iscriversi <a href="https://www.eventbrite.com/e/genz-stage-il-live-degli-artisti-emergenti-tickets-1075581054889?aff=oddtdtcreator">qui</a>.

NB: i posti sono LIMITATI. Sii puntuale, la sola sottoscrizione non garantisce il diritto all'ingresso. 
 
Infine sabato 23 novembre, presso Santeria di viale Toscana 31, tra le 14:30 e le 17, si terrà "Christmas Dance con Carolina Benvenga", evento che vedrà l’attrice e conduttrice televisiva incontrare i suoi fan in un pomeriggio ricco di musica, attività e fotografie.

Gli eventi di Rockol alla Milano Music Week 2024

Tre workshop e tre appuntamenti speciali: tutti i dettagli

L’<a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2024-497441">ottava edizione della Milano Music Week</a> &nbsp;si terrà dal 18 al 24 novembre a Milano; l’evento dedicato all'industria musicale&nbsp;è promosso dal Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Assoconcerti, Assomusica, Fimi, Nuovo Imaie e Siae. Main sponsor:&nbsp;UniCredit, UniCredit Allianz Vita&nbsp;e&nbsp;TicketOne.

A seguire gli appuntamenti professionali di lunedì 18 novembre:

11.00: Il mercato americano e le opportunità per la musica italiana: il caso HIT WEEK (Palazzo Reale)

Con: Francesco Del Maro, Coordinatore Hit Week; Adam Lewis, CEO, Planetary Group; Enzo Mazza, CEO FIMI; Matteo Masini, Dirigente dell’Ufficio Beni di Consumo, ICE; Jacopo Volpe, Artista

Modera: Giampiero Di Carlo, Rockol

16.00: Convegno di apertura. (Triennale Milano)

Con: Gianmarco Mazzi (Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura), Tommaso Sacchi (Assessore alla Cultura del Comune di Milano), Bruno Sconocchia (AssoConcerti), Carlo Parodi (Assomusica), Enzo Mazza (FIMI), Andrea Micciché (Nuovo IMAIE), Paolo Franchini (SIAE), Nur Al Habash (Direttrice artistica MMW), Federica Tremolada (General Manager Europe di Spotify).

18.00: Sony Music Publishing – How to break down International Music barriers (21 House of Stories Navigli)

MMW24, gli appuntamenti professionali di lunedì 18 novembre

Gli ospiti, gli orari, i dettagli...

L’<a href="https://musicbiz.rockol.it/tutto-su/milano-music-week-2024-497441">ottava edizione della Milano Music Week</a> &nbsp;si terrà dal 18 al 24 novembre a Milano; l’evento dedicato all'industria musicale&nbsp;è promosso dal Comune di Milano - Assessorato alla Cultura, Assoconcerti, Assomusica, Fimi, Nuovo Imaie e Siae. Main sponsor:&nbsp;UniCredit, UniCredit Allianz Vita&nbsp;e&nbsp;TicketOne.

Ecco gli eventi di mercoledì 20 novembre, terza giornata:

14.00: Come gira la musica: piattaforme e compensi agli artisti. (Castello Sforzesco, Sala Viscontea)

Con: Andrea Miccichè (Presidente NUOVO IMAIE), Giampiero di Carlo (CEO Rockol) e Lodovico Benvenuti (Director of Multilateral Relations, Regional Director Europe per IFPI). Modera: Cristiana Tomei.

14.30: Costruire il concerto: i segreti dietro il palco. (Dazio di Ponente)

Con: Muller Alberto (production manager Live Nation Italia), Zappa Mario (production manager Friends &amp; Partners) e Santucci Claudio (stage and show designer co-founder Giò Forma).

15.30: The road to live: breve viaggio tra concerti e nuove venue. (Dazio di Ponente)

16.00: Grandi concerti a Milano: la ricerca che svela l'impatto sulla città. (Castello Sforzesco, Sala Viscontea)

Con: Dott. Bruno Sconocchia (Presidente AssoConcerti) e Prof. Nicola Salvati (Ordinario di Statistica Università di Pisa). Presentato da AssoConcerti.

MMW24, gli appuntamenti professionali di mercoledì 20 novembre

Al suo interno i fan troveranno una sorta di "museo" con contenuti e materiali inediti, nonché esperienze visive e uditive totalmente nuove che, per mantenere la loro unicità, non sarà possibile riprendere e registrare. Niente cellulari né videocamere dunque, ma un'immersione a 360° nel sogno creativo del rapper e cantautore genovese. In occasione dei due grandi live di Tedua in programma all’Ippodromo Snai il 29 e il 30 giugno a Milano, <a href="https://www.instagram.com/teduaofficialfanclub/">il suo FanClub ufficiale</a> si è fatto promotore di un’operazione magica: un pop-up, pensato e immaginato dal basso per chi vuole tuffarsi dentro l’universo di Dan-Tedua, tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. La&nbsp;forza e il calore dei fan sono il vero tesoro di un artista. La struttura temporanea sarà aperta a chiunque sia in possesso di un biglietto di ingresso per gli I-Days e sarà completamente gratuita. Prevede numerose attività sia all'interno che all'esterno. Il progetto del pop-up prende vita a inizio gennaio di quest’anno da un desiderio di Elena Solinas, madre del rapper e coordinatrice del FanClub ufficiale: “L’idea era quella di creare uno spazio che potesse essere un punto di ritrovo fisico per il FanClub e i tantissimi ragazzi che ogni giorno seguono con entusiasmo il percorso artistico di Tedua e che sono diventati a tutti gli effetti una delle community più solide della scena rap”, raccontano Solinas e Hajar El Bouzekraoui, altra deus ex machina del fan-club. 

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Dalla collaborazione tra il FanClub e la&nbsp;community&nbsp;di Concerti Rap, a seguito dell’ottima sinergia riscontrata dopo il tour invernale del rapper genovese, durante cui le due realtà hanno avuto modo di unire le forze per creare contenuti social destinati principalmente ai fan e non solo, realizzando video che hanno ottenuto centinaia di migliaia di visualizzazioni, è nata la proposta di rendere quello spazio molto più di un semplice ritrovo fisico. “Ci si è posti l'obiettivo di dare vita a un qualcosa che lasciasse un'impronta e rappresentasse un unicum nel settore musicale e dell'intrattenimento – proseguono Solinas e Hajar - da qui l'esigenza di richiedere prima il sostegno di Live Nation e poi iniziare la ricerca di uno sponsor che fosse in linea con i valori del FanClub. Ticketmaster in questo è stato fondamentale: ha saputo cogliere subito lo spirito innovativo del progetto e ha accolto la proposta di sostenerlo sia economicamente che operativamente”. 

L’iniziativa può fare scuola e gli obiettivi del pop-up sono svariati: “Dalla volontà di voler far avvicinare sempre di più i fan al processo creativo che sta dietro a un progetto imponente come il disco ‘La Divina Commedia’, alla necessità di dimostrare allo stesso Mario che i suoi fan sono i primi a credere nelle sue capacità di cambiare le regole del gioco e spingersi oltre i confini – concludono Solinas e Hajar - e poi: il desiderio di far vivere un'esperienza unica e irripetibile a coloro che, acquistando dischi e biglietti dei concerti, rendono possibile ogni giorno la carriera del loro cantante preferito. La cura dei dettagli della scenografia del tour nei palazzetti non è stata soltanto fonte d'ispirazione per noi nella fase progettuale, ma anche la motivazione per la quale l'allestimento della struttura temporanea sarà affidata alla stessa scenografa del palcoscenico, Eleonora Peronetti”.

Tedua

Tedua: un pop-up speciale per i suoi live all’Ippodromo di Milano

Un’operazione partita dal basso, voluta dal FanClub, che vuole regalare un’esperienza unica.

<a href="https://musicbiz.rockol.it/news-745535/suno-azienda-anno-profilo-startup-intelligenza-artificiale-parte-uno">Suno</a> ha presentato “Suno V4”, una nuova versione del proprio strumento di musica AI, che, come riportato sul sito ufficiale della startup di intelligenza artificiale generativa musicale, segna “una nuova era nella generazione di musica con AI”.

Suno V4 è uno strumento avanzato che consente di creare processionalmente musica in pochi secondi, adattandosi a diverse esigenze creative: dai content creator - permette di produrre musica di sottofondo personalizzata per video, podcast e contenuti sui social media – fino ai professionisti del marketing per creare musiche per video aziendali e jingle pubblicitari. 

Suno offre sia una versione gratuita, con la quale gli utenti possono creare un numero limitato di brani, sia una versione a pagamento con un numero illimitato, che dà agli iscritti tutti i diritti sulla musica creata.

E proprio su quest’ultimo punto che Suno e Udio sono state <a href="https://musicbiz.rockol.it/news-745385/intelligenza-artificiale-maxi-cause-delle-major-a-suno-e-udio">citate in giudizio dalle tre major musicali Sony Music Entertainment, Universal Music Group e Warner Music</a>, le quali hanno sostenuto che le due società avevano addestrato i loro modelli di intelligenza artificiale su musica protetta da copyright senza autorizzazione e che gli strumenti di intelligenza artificiale avevano creato musica che essenzialmente copiava musica esistente protetta da copyright.

Suno e Udio hanno riconosciuto che i loro modelli di AI potrebbero aver utilizzato musica protetta da copyright durante l'addestramento, sostenendo che ciò rientra nel "uso corretto" previsto dalla legge statunitense. Questa difesa, comune tra le aziende di AI coinvolte in simili controversie, non è ancora stata verificata nei tribunali.

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