Amanda Palmer, vocalist e pianista dei Dresden Dolls che l’anno scorso ha pubblicato il suo terzo album solista, non è più contenta di stare alla Roadrunner, etichetta <i>indie</i> olandese ora controllata dal gruppo Warner Music (vedi <a href="http://www.rockol.it/news-83558/Warner-Music-compra-Roadrunner-(che-però-resta-"target="_blank"class="newsLink">News</a>). E ha deciso di farlo sapere in giro con una scherzosa canzoncina dall’emblematico titolo “Please drop me” (“Per favore licenziatemi”) che ha eseguito in concerto lo scorso 28 marzo alla Culture Room di Ft. Lauderdale, in Florida. Prendendo a prestito la celeberrima melodia di “Moon river” e accompagnandosi con un piano elettrico, la Palmer confessa col sorriso sulle labbra di trovarsi a disagio nel <i>roster</i> della Roadrunner, di sentirsti triste e intrappolata, stufa di “tutte queste stronzate inutili” e di “succhiare il c…dell’industria” (le sue <i>explicit lyrics</i> sono sottolineate da applausi e risate del pubblico). “Non sentirete la mia mancanza”, conclude soave, “avete già gli Slipknot/e gli Annihilator e i Machine Head/e i Cradle of Filth e i Megadeth/e i 3 Inches of Blood e i Life of Agony/e i Mutiny Within e gli Hatebreed/e i Killswitch Engage e i Nickelback”. <br> Terminata l’esibizione, la Palmer ha invitato il pubblico a caricare il video su <a href="http://www.youtube.com/watch?v=iMi7wRfmoMs" target="_blank" class="newsLink">YouTube</a>: detto fatto.