Gli ex membri della leggendaria band inglese e i loro eredi hanno fatto causa alla EMI, casa discografica che detiene il loro intero catalogo discografico dall’album di debutto “The piper at the gates of dawn” (1967) al disco di epilogo “The division bell” (1994): a innescare l’azione legale è la contestazione alla major di presunti ammanchi ed errori contabili nel calcolo e il pagamento delle royalty sui dischi venduti e i download da Internet. Né la società né i portavoce del gruppo hanno voluto commentare per il momento la notizia o fornire ulteriori dettagli: ma sembra che la diatriba sia scoppiata in occasione della rinegoziazione del contratto royalty tra casa discografica e artisti, affrontata tradizionalmente ogni tre anni. <br> I Pink Floyd, attualmente e forse definitivamente in <i>stand-by</i> dopo la scomparsa, lo scorso settembre, del tastierista Rick Wright (vedi <a href="http://www.rockol.it/news-96394/Addio-a-Richard-Wright-(Pink-Floyd) "target="_blank"class="newsLink">News</a>), hanno inciso tutti i loro album (tra cui il best seller “The dark side of the moon”) per la EMI, diventando il gruppo di maggior successo commerciale dell’etichetta dopo i Beatles.