Negli Stati Uniti le vendite di musica digitale rappresentano ormai il 40 % del totale, e dei 105 mila titoli pubblicati nel corso del 2008 più o meno la metà non sono disponibili in formato “fisico” (cioè su cd). Il dato proviene da una ricerca condotta da Nielsen SoundScan, presentata in questi giorni a San Diego durante la convention dei rivenditori di musica (NARM). L’indagine mostra tuttavia anche l’altro lato della medaglia: pur rappresentando meno dell’1 % del mercato globale, il disco in vinile è sempre più richiesto dai consumatori, e le proiezioni per l’anno in corso collocano le vendite a 3 milioni di pezzi complessivi (contro l’1,9 milioni del 2008). Nella prima parte dell’anno il best seller in vinile è ancora “In rainbows” dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Radiohead">Radiohead</a>, con 25 mila copie vendute (60 mila nel 2008). <br> Equiparando il download di dieci canzoni all’acquisto di un album “digitale”, la flessione delle vendite su base annua cala dal 14 al 9 %: il mercato americano, dice Nielsen, è dunque tornato ai livelli di vendita del 1995.