Giorni agitati per <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=MySpace&x=33&y=6" target="_blank" class="newsLink">MySpace</a>: dopo avere ridotto del 30 % l’organico negli Stati Uniti (vedi <a href= "http://www.rockol.it/news-101548/MySpace--licenziato-il-30--del-personale-U.S.A." target="_blank"class="newsLink">News</a>), la <i>Web company</i> controllata da News Corp. lascerà a casa due terzi dei suoi dipendenti nel resto del mondo (circa 300 su 450) chiudendo almeno quattro uffici internazionali. Al vaglio del management, in vista di possibili radicali ristrutturazioni, c’è anche la sede italiana, accanto a quelle localizzate in Argentina, Brasile, Canada, Francia, India, Messico, Russia, Spagna e Svezia (quella giapponese, gestita in <i>joint venture</i>, e quella cinese, di proprietà locale, non sono invece interessate dal piano di riorganizzazione). <br> MySpace fa sapere che l’attività internazionale del gruppo si svilupperà in futuro facendo perno sugli uffici di Londra, Berlino e Sydney, prescelti come <i>hub</i> regionali. “Esattamente come negli Stati Uniti, anche nel resto del mondo il personale di MySpace era diventato troppo numeroso e oneroso da gestire nelle attuali condizioni di mercato”, ha ammesso l’amministratore delegato Owen Van Natta. “Siccome però circa la metà della base utenti di MySpace è localizzata al di fuori degli Stati Uniti”, ha aggiunto, “mantenere una presenza produttiva ed efficiente nei nostri mercati internazionali è importante per i nostri clienti e per garantirci nell’immediato una solidità finanziaria”.