L’ impero musicale di Allen Klein, l’ex manager dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Rolling-Stones">Rolling Stones</a> e (per brevissimo tempo) dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Beatles">Beatles</a> scomparso sabato scorso a 77 anni (vedi <a href="http://www.rockol.it/news-101853/E'-morto-Allen-Klein,-fu-il-manager-di-Beatles-e-Rolling-Stones" target="_blank" class="newsLink">News</a>), resterà nelle mani degli eredi: un portavoce ha confermato che la casa discografica ABKCO e le relative edizioni musicali continueranno ad essere gestiti in maniera indipendente dal figlio Jody, direttore dell’azienda familiare in cui lavorano anche un altro figlio di Klein e la sua ultima compagna Iris Keitel. <br> Gli <i>asset</i> della ABKCO includono il catalogo discografico dei Rolling Stones fino al live del 1970 “Get yer ya-ya’s out” (tutto in distribuzione a Universal), accanto a incisioni di Kinks, Animals, Herman’s Hermits, Bobby Womack e altri; sul fronte editoriale, la società amministra i copyright di oltre duemila canzoni tra cui tutti i primi hit firmati Jagger-Richards al fianco di brani scritti da Pete Townshend per gli <a href="http://www.rockol.it/artista/Who">Who</a>, da Ray Davies per i Kinks e dal pioniere della musica soul Sam Cooke. <br> Il rapporto tra Klein e i Rolling Stones, iniziato nel 1965, durò circa cinque anni: per liberarsi dal contratto con il manager (che tratteneva il 20 % dei loro guadagni), la rock band inglese fu costretta a cedergli la proprietà dei master e le edizioni sulle canzoni pubblicate fino a quel momento, inclusi grandi successi come “(I can’t get no) Satisfaction” e “Jumpin’ Jack Flash”.