Sarà Michael Rapino di <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Live+Nation&x=47&y=11" target="_blank" class="newsLink">Live Nation</a> a guidare, nel ruolo di presidente e amministratore delegato, la società risultante dalla fusione con <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Ticketmaster&x=40&y=9" target="_blank" class="newsLink">Ticketmaster</a>, se le autorità Antitrust sulle due sponde dell’Atlantico daranno semafore verde all’operazione. Lo si evince dai documenti, ancora parziali, che le due società hanno depositato presso la Security and Exchange Commision (SEC, la “Consob” americana) nei giorni scorsi, e dai quali risulta che ad Irving Azoff, ceo di Ticketmaster, verrà riservato invece un incarico di presidente esecutivo e direttore operativo della società (ma non un posto nel consiglio di amministrazione). Rapino, rivelano le carte, percepirà uno stipendio base di un milione e mezzo di dollari, più azioni ordinarie, <i>stock options</i> e un bonus annuo fino al 200 % di quella cifra. <br> In base allo scambio di azioni societarie (ogni azione Ticketmaster darà diritto a 1,384 azioni di Live Nation) Ticketmaster controllerà al momento della fusione il 50,1 % del capitale. Il <i>merger</i>, secondo i piani già annunciati, dovrebbe essere completato entro quest’anno e permetterà, secondo le parti interessate, “di migliorare l’esperienza dell’intrattenimento live e di stimolare importanti innovazioni nella tecnologia, nel marketing e nei servizi applicati al <i>ticketing</i>”. Combinando la “crescita” di Live Nation, specializzata nell’organizzazione di spettacoli, con “gli introiti stabili” di Ticketmaster, leader nel settore della distribuzione e vendita di biglietti, le due società sperano di beneficiare dell’ integrazione verticale diversificando le fonti di ricavo e incrementando i flussi di cassa.