Non sono ancora finiti i problemi di <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Qtrax&x=14&y=17" target="_blank" class="newsLink">Qtrax, il servizio di file sharing legale presentato al Midem di Cannes 2008 </a> e ancora fermo ai blocchi di partenza. Nel suo Internet blog l’amministratore delegato Allan Klepfisz è stato costretto ad ammettere di non avere ancora risolto tutti i problemi tecnici legati alla funzionalità del software: “Ci abbiamo provato con tutte le forze, ma la verità è che se la completa efficienza è il nostro obiettivo abbiamo, anzi ho, fallito” scrive il ceo, imputando il ritardo sulla tabella di marcia anche al braccio di ferro per strappare accordi di licenza soddisfacenti e non troppo restrittivi alle maggiori case discografiche. Non bastasse, sulla società è appena piovuta una causa legale intrapresa dalla <i>software company</i> Oracle, a cui Qtrax lo scorso novembre aveva emesso un assegno di pagamento risultato essere scoperto. La società si è ora rivolta a un tribunale californiano reclamando un risarcimento danni da 2 milioni di dollari per violazione contrattuale e di copyright. <br> Nonostante ciò, Klepfisz non sembra intenzionato a mollare: al settimanale inglese Music Week, qualche mese fa, aveva annunciato programmi ambiziosi, dichiarando di voler legalizzare una grossa porzione del materiale che circola in rete sotto forma di <i>bootleg</i>, soprattutto nei paesi in cui i <a href=" " target="_blank" class="newsLink">iTunes</a> non è presente: il suo obiettivo sarebbe di ottenere regolari permessi di vendita e distribuzione per circa un terzo di quel repertorio, 25 milioni di tracce audio “pirata” su 75 milioni esistenti on-line.