I miei colleghi dei quotidiani, assai più fortunati di me da molti punti di vista (non ultimo quello economico), hanno anche, e vorrei vedere, qualche rogna. A mezza estate, diciamo verso la fine di luglio, i loro capiredattori o capiservizio - spesso per tappare la stagionale carenza di notizie interessanti, a volte giusto per abitudine o per tradizione - commissionano loro un articolo sui tormentoni estivi. <br> Recentemente è toccato anche all’amico Andrea Laffranchi, che (come fa ogni anno) ha consultato i maitres à penser (si fa per dire) dell’ambiente per chiedere loro quale fosse, o quale potrebbe diventare, il tormentone dell’estate. <br> Ognuno, commenta argutamente Laffranchi, ha il proprio “tormentino” (Francesco Facchinetti vota “When love takes over” di David Guetta con la voce di Kelly Rowland, i disc jockey Linus e Ringo non esprimono una preferenza, secondo Giorgia Longoni di Google Italia il video del momento è “1901” dei Phoenix, gruppo indie-rock francese, secondo il direttore di “Rolling Stone” vince “LaLa Song” di Bob Sinclar). <br> E’ evidente, dalla dispersione delle preferenze, che il tormentone “vero” dell’estate 2009 non c’è - o non c’è ancora. E’ altrettanto evidente che la frammentazione dei canali di fruizione della musica impedisce a una singola canzone di assumere una posizione evidentemente dominante, come accadeva ai tempi della RAI monopolista e come è accaduto fino all’inizio degli anni Ottanta, con le gloriose “Vamos a la playa” dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Righeira">Righeira</a> e “Un’estate al mare” di <a href="http://www.rockol.it/artista/Giuni-Russo">Giuni Russo</a>. <br> A pensarci, gli ultimi due esempi di tormentone autentico e certificato sono stati la stupidamente sottovalutata “Tre parole” di <a href="http://www.rockol.it/artista/Valeria-Rossi">Valeria Rossi</a> e, assai più recentemente, “Sincerità” di <a href="http://www.rockol.it/artista/Arisa">Arisa</a> (sulla quale un giorno o l’altro vorrei fare un discorso, ma adesso non è il caso). <br> Ci sono anche quelli che si autocandidano al ruolo di titolari del tormentone estivo: come Suzy (“La ragazza truzza”), o La Batata (“Ayaya - La patata”). Senza considerare che tormentoni si diventa, non si nasce, e che non c’è una ricetta che consenta di confezionare un successo - men che meno un tormentone. <br> Fra le tante canzoni che mi è capitato di ascoltare nelle ultime settimane, quelle che - secondo me - più avrebbero meritato di assurgere al titolo di “tormentone estivo 2009” sono “Baby baby baby” dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Make-The-Girl-Dance">Make The Girl Dance</a>, e non solo per meriti musicali, e “Bungalow”, esilarante novelty song vagamente arboriana, anch’essa accompagnata da un video buffo assai, confezionata dalla band pugliese dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Toromeccanica">Toromeccanica</a>. Quest’ultima, in particolare, se fosse stata promossa con qualche fantasia (di soldi non ce n’è, si sa...), avrebbe potuto dare qualche soddisfazione al gruppo e all’etichetta. Peccato che (per ora) non sia andata così: ma se vi capita, andate almeno ad ascoltarla su Myspace, il divertimento è garantito. <br> (fz)