Secondo "La Repubblica", "Insieme a Mogol, Mario Lavezzi ha animato l'appuntamento più atteso della serata: il tributo a Battisti intitolato 'Il nostro canto libero'. Mogol è stato l'uomo ovunque del Salone (...) Prima con un'incursione al convegno della Siae, da lui difesa a spada tratta, e quindi presentando i suoi protetti Fiori di Acqua Dolce con divagazioni in bilico tra il racconto autobiografico e la filosofia spicciola. Incontenibile". <br> Sul "Corriere della Sera" il Salone della Musica riceve un breve trafiletto, mettendo comunque in risalto le "polemiche di Mogol", che "ha contestato che il concerto di ieri sera del Centro Europeo di Toscolano fosse un omaggio a Battisti". Nel trafiletto si parla anche della "flessione di presenze (30%) anche tra le multinazionali del disco" che ha caratterizzato la terza edizione; "La Repubblica" parla di una giornata che "ha confermato la flessione nell'affluenza di visitatori rispetto ai giorni precedenti (...) sono stati soprattutto gli studenti a popolare gli ampi spazi del Lingotto".