Secondo Thomas Rabe, direttore finanziario della società nata dal divorzio tra Bertelsmann e Sony Music, BMG Rights Management sarà in grado di generare un fatturato di circa 10 milioni di euro alla fine del primo esercizio finanziario. Le proiezioni per il futuro, tuttavia, sono molto più ambiziose, dal momento che l’impresa è attualmente impegnata nella sottoscrizione di numerosi contratti e accordi che solo in futuro produrranno effetti sui conti aziendali: prima fra tutti <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Crosstown&x=16&y=15" target="_blank" class="newsLink"> la recente acquisizione del catalogo editoriale Crosstown Songs America</a>, contenente grandi successi di artisti come <a href="http://www.rockol.it/artista/Britney-Spears">Britney Spears </a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/Ricky-Martin">Ricky Martin</a> e <a href="http://www.rockol.it/artista/Sheryl-Crow">Sheryl Crow</a>. “Abbiamo riscontrato che il mercato richiede un approccio moderno alla gestione dei diritti musicali, sotto forma di servizi su misura per gli artisti che desiderano mantenere il controllo delle loro carriere”, ha spiegato al sito Billboard.biz l’ad di Bertelsmann Hartmut Ostrowski illustrando la <i>mission</i> aziendale . <br> Al momento del suo debutto, nell’ottobre del 2008, il catalogo di BMG Rights Management includeva dischi e canzoni di circa 200 artisti e autori; da allora la società ha siglato un altro centinaio di contratti con artisti anche celebri come gli <a href="http://www.rockol.it/artista/A-ha">A-ha</a> e <a href="http://www.rockol.it/artista/Alison-Moyet">Alison Moyet</a>. La società è attualmente controllata al 51 % dalla società di investimenti Kohlberg Kravis Roberts & Co (KKR) e dal 49 % da Bertelsmann, che tuttavia dispone di un’opzione per tornare in possesso del 100 % delle azioni.