La Sony Music tedesca è venuta in soccorso della indie <a href="http://www.rockol.it/news-101194/Germania,-l'etichetta-metal-SPV-in-amministrazione-controllata" target="_blank" class="newsLink">SPV, da qualche mese in gravissime difficoltà finanziarie</a> e nei cui confronti è stata disposta il 31 luglio scorso una procedura di insolvibilità. Ottenuto il via libera dall’antitrust tedesco e dalle autorità di Bruxelles, a partire dal 1° ottobre la major si incaricherà di distribuire una larga parte del catalogo SPV, che conta nomi importanti della scena hard rock, heavy metal e “classic rock” internazionale come <a href="http://www.rockol.it/artista/Motorhead">Motorhead</a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/Judas-Priest">Judas Priest</a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/Helloween">Helloween</a> e <a href="http://www.rockol.it/artista/Biohazard">Biohazard</a>. L’accordo di collaborazione tra le due società, di durata pluriennale, prevede anche per la Sony un’opzione di acquisto della SPV. “Questa partnership”; ha spegato l’ad di Sony Music GSA (Germania, Svizzera e Austria) Edgar Berger, “procura alla società un eccellente catalogo di rock e metal, permettendoci di rafforzare ulteriormente la nostra posizione in questo segmento di mercato”. <br> Fondata da Manfred Schutz, la SPV è in attività da 25 anni e prima del crack finanziario fatturava oltre 80 milioni di euro all’anno. Schutz manterrà il suo incarico di amministratore delegato ma l’avvocato incaricato dell’amministrazione straordinaria dell’azienda ha disposto il licenziamento della maggioranza del personale (80 dipendenti) impiegato presso la sede di Hannover.