<a href="http://www.rockol.it/artista/Groove-Armada">Groove Armada</a> e <a href="http://www.rockol.it/artista/Supergrass">Supergrass</a>, due gruppi di alto profilo con trascorsi “major” e nuovi album annunciati rispettivamente per febbraio e aprile dell’anno prossimo, hanno scelto di accasarsi presso una piccola ma nota <i>indie</i> inglese, la Cooking Vinyl di Martin Goldschmidt. Il motivo? Un nuovo tipo di contratto discografico che garantisce agli artisti la proprietà dei master e la più assoluta automomia permettendogli, in pratica, “di affittare la casa discografica”, come Goldschmidt ha spiegato in un’intervista rilasciata al settimanale inglese Music Week. Il nuovo modello, che assomiglia a quello messo in piedi recentemente dalla EMI con il dipartimento “Services”, trasforma la casa discografica in un’azienda di servizi che il cliente può utilizzare quanto e come meglio crede; la Cooking Vinyl l’ha sperimentato per la prima volta già a metà anni Novanta insieme a uno dei nomi storici del suo catalogo, il cantautore <a href="http://www.rockol.it/artista/Billy-Bragg">Billy Bragg</a>. Tra i servizi che l’etichetta mette a disposizione in cambio di una percentuale sugli incassi al netto delle spese, figurano marketing e distribuzione, consulenza sul piano artistico e licensing internazionale. “Ma a comandare ora sono gli artisti”, sostiene Goldschmidt.