<a href="http://www.rockol.it/artista/Robbie-Williams">Robbie Williams</a> diventa editore musicale (di se stesso): in questi giorni la pop star inglese ha annunciato il lancio di una società di <i>publishing</i>, Farrell Music, che gestirà i diritti d’autore su tutte le sue canzoni nuove e future, a partire da quelle contenute nel <a href="http://www.rockol.it/news-102665/Robbie-Williams,-nuovo-album--tutti-i-particolari.-Poi-la-reunion-dei-Take-That-" target="_blank" class="newsLink"> nuovo album “Reality killed the video star” che EMI/Virgin pubblicherà il prossimo 9 novembre </a>. <br> L’amministrazione e la gestione operativa del catalogo sono affidate agli specialisti della Notting Hill Music, cui spetta una commissione ma nessun diritto sui copyright o potere decisionale sul loro sfruttamento; grazie alla loro intermediazione, la società di Williams riscuoterà direttamente le rotalty dalle varie società degli autori. <br> I diritti sulle vecchie canzoni di Williams sono per la maggior parte in mano a Universal Music Publishing (grazie all’acquisizione di BMG Music Publishing), mentre una piccola quota è in dotazione alla EMI; man mano che i copyright ritorneranno a Williams, confluiranno nel patrimonio della Farrell Music. “Ho sempre voluto una mia società di edizioni musicali…anche se potrebbe mandarmi in bancarotta al di là di ogni mia immaginazione” ha scherzato Williams, facendo il verso a quanto aveva detto a proposito del faraonico e pionieristico <a href="http://www.rockol.it/news-47550/EMI---Robbie--chi-ci-guadagna-(e-chi-ci-perde)-" target="_blank" class="newsLink"> contratto discografico che nel 2002 aveva firmato con la EMI </a>.