E’ morto a New York, all’età di 86 anni, Freddy Bienstock, figura storica dell’editoria musicale mondiale. Nato in Svizzera, cresciuto a Vienna ed emigrato negli Stati Uniti alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, Bienstock iniziò la carriera come magazziniere presso la Chappell & Co. Passato poco dopo alla Hill and Range Songs dei suoi cugini Julian e Jean Aberbach, iniziò una stretta e proficua collaborazione con <a href="http://www.rockol.it/artista/Elvis-Presley">Elvis Presley</a>, consigliandolo sulle canzoni da incidere: la connessione si rinforzò ulteriormente nel 1969 quando entrò in società (nella Hudson Bay Music Company) con Jerry Lieber e Mike Stoller, autori di classici presleyani come “Jailhouse rock” e “Hound dog”. Tre anni prima aveva acquisito la Belinda Music, affiliata inglese della Hill and Range, ribatezzandola Carlin Music in omaggio alla figlia Caroline (che oggi ne ricopre l’incarico di chief operating officer negli Stati Uniti). Attraverso quella società e altre acquisizioni e <i>joint venture</i> in America costruì un piccolo impero indipendente, controllando i copyright di oltre 100 mila brani tra cui <i>evergreen</i> come “Fever”, “Body and soul”, “Dedicated to the one I love”, “Under the boardwalk”, “What a wonderful world” e “Malaguena”, e componendo un <i>roster</i> di autori/artisti che includeva <a href="http://www.rockol.it/artista/Bobby-Darin">Bobby Darin</a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/Tim-Hardin">Tim Hardin</a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/John-Sebastian">John Sebastian</a>, Ray Davies dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Kinks">Kinks</a>, <a href="http://www.rockol.it/artista/Cliff Richard">Cliff Richard</a> e gli <a href="http://www.rockol.it/artista/Animals">Animals</a>. Negli anni Ottanta divenne anche presidente e principale azionista della Chappell, la società in cui aveva iniziato il suo apprendistato e che vendette poi a Warner Communications.