Riemergono le voci secondo cui il gruppo finanziario <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=terra+firma&x=12&y=9" target="_blank" class="newsLink">Terra Firma</a> potrebbe vendere in toto la società EMI Music, acquistata nel 2007 per 4,73 miliardi di dollari: in base a questo scenario, non si sa quanto realistico, <a href="http://www.rockol.it/news-102972/'Rumours'--BMG-Rights-Management-fa-un-offerta-per-le-edizioni-della-EMI" target="_blank" class="newsLink"> le edizioni musicali potrebbero essere cedute alla nuova <i>joint venture</i> costituita da BMG Rights Management e Kohlberg Kravis Roberts</a>, mentre la casa discografica potrebbe finire a Warner Music. <br> Solo qualche giorno fa, <a href="http://www.rockol.it/news-102944/Guy-Hands-(Terra-Firma)-ammette--'Abbiamo-pagato-troppo-la-EMI' " target="_blank" class="newsLink"> il finanziere Guy Hands ha ammesso di avere speso troppo denaro nell’acquisto della EMI</a>, e ora si trova in una situazione delicata nei confronti di Citigroup, il suo maggiore fiancheggiatore nell’operazione nei cui confronti ha maturato un debito ingente. La stessa Citigroup ha cercato senza successo di disfarsene, trasferendolo in tutto o in parte su altre società consenzienti in modo da alleggerirne il peso sul suo bilancio, e ora – secondo quanto riporta il New York Post – potrebbe richiedere un’accelerazione dei tempi del rimborso, invece di accettare una ristrutturazione del debito stesso. Le fonti sentite dal giornalista Josh Kosman sottolineano che il colosso finanziario americano sta spingendo verso la bancarotta la griffe del lusso tedesca Escada, e sta premendo sulla casa di moda dello stilista italiano Valentino per il rimborso di un debito del valore di 3 miliardi e mezzo di dollari. <br> L’accordo in essere con Citigroup, secondo le stesse fonti, imporrebbe alla EMI di incrementare il <i>cash flow<i> in corrispondenza con l’entità del debito: per questo motivo Hands è già stato costretto a più riprese a iniettare nuovo contante nella società, ma ora gli stessi accordi gli impedirebbero di attingere ulteriormente ai suoi fondi per non superare la soglia concordata del 30 %. A questo punto le sue speranze sono concentrate sulla capacità dell’azienda di generare autonomamente flusso di cassa. In queste settimane, e sicuramente anche in occasione delle festività natalizie, una bella mano dovrebbero dargliela i <i>remasters</i> dei <a href="http://www.rockol.it/artista/Beatles">Beatles </a>, i cui primi dati di vendita sono pari alle attese. Non è detto però che il surplus di ricavi risulti sufficiente, e in quel caso Terra Firma dovrà prendere seriamente in considerazione l’ipotesi di vendere.