<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> La multinazionale americana della musica dal vivo si è sbarazzata di tutti i teatri di cui disponeva nel Regno Unito: 14 impianti dislocati sul territorio britannico, più gli storici Lyceum e Apollo Victoria ubicati nel West End londinese, sono stati venduti per 160 milioni di dollari al gruppo Ambassador Theatre, mentre la quota di proprietà di Live Nation sul Dominion Theatre di Tottenham Court Road, pari al 33 %, è stata ceduta al gruppo Nederlander. Il disinvestimento di attività che non rientrano nel <em>core business </em>dell’azienda (la produzione e l’organizzazione di concerti) ha un duplice scopo: ammorbidire<span style="mso-spacerun: yes"> </span>la posizione dell’antitrust inglese sulla <a href="http://www.rockol.it/news-99018/Terremoto-nella-live-promotion--Forse-si-fondono-Live-Nation-e-Ticketmaster">progettata fusione tra Live Nation e Ticketmaster </a>e acquisire liquidità per ripianare i conti e ridurre il debito societario. “A dispetto delle condizioni economiche estremamente difficili”, ha sottolineato il presidente e amministratore delegato Michael Rapino, “i nostri teatri inglesi nell’ultimo anno hanno ottenuto risultati estremamente soddisfacenti, consentendoci di perfezionare la vendita a un prezzo conveniente (oltre 10 volte il valore dei ricavi nel 2009, ndr)”.<span style="mso-spacerun: yes"> </span></p>