<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Radiohead&x=15&y=18">Radiohead</a>, <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Arctic+Monkeys&x=10&y=7">Arctic Monkeys</a>, <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Tom+waits&x=11&y=15">Tom Waits</a>, <a href="http://www.rockol.it/search.php?s=Franz+Ferdinand&x=9&y=10">Franz Ferdinand</a>, Adele, Prodigy, Vampire Weekend e Basement Jaxx sono alcuni degli artisti che finalmente avranno occasione di vendere la loro musica attraverso il portale <a href="http://http://www.rockol.it/search.php?s=MySpace+Music&x=18&y=12">MySpace Music</a>, già attivo negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda e prossimo al debutto anche nel Regno Unito. Il social network musicale che fa capo alla News Corp. di Rupert Murdoch, infatti, ha finalmente raggiunto un accordo con l’agenzia internazionale, Merlin, che rappresenta marchi importanti come Beggars Group, Epitaph, Pias, Naive, Domino, Kontor, Redeye/Yep Roc e !K7 per quanto attiene allo sfruttamento commerciale dei loro copyright. In cambio dell’autorizzazione a diffondere sul sito il loro repertorio, la piattaforma Web garantirà a Merlin e ai suoi membri la partecipazione agli utili generati dall’impresa e l’accesso di un delegato ad alcune riunioni del suo consiglio di amministrazione (in cui siedono rappresentanti delle major EMI, Sony Music, Universal Music e Warner, azioniste della società). La mancata equiparazione delle condizioni economiche concesse a indies e major dal servizio era il punto controverso su cui si erano incagliate le trattative tra Courtney Holt, presidente di My Space Music e Charles Caldas, ad di Merlin, che ora commentano con reciproca soddisfazione il raggiungimento di un accordo.<span style="mso-spacerun: yes"> </span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> Molti degli artisti succitati erano già presenti sul portale con un’offerta limitata allo streaming di alcuni brani. Già dal suo debutto, d’altra parte, MySpace Music aveva siglato contratti di licenza con altri aggregatori di repertori musicali indipendenti come IODA e The Orchard.</p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> </p>