Ha fatto da poche ore la sua comparsa su Youtube ed è già diventato un piccolo caso mediatico il flash mob (improvviso raduno di persone in un spazio pubblico atto a mettere in pratica un'azione insolita, seguito di solito da una fulminea dispersione dei protagonisti dello stesso) dedicato a Britney Spears, che ha visto diverse decine di fan milanesi della popstar americana attivarsi e organizzare, lo scorso 20 novembre alle 15 nella centralissima galleria Vittorio Emanuele, nel capoluogo lombardo, un balletto per celebrare la pubblicazione del cofanetto della cantante di Kentwood, Louisiana. Luca Fantacone, resposanbile del marketing digitale della Sony Music, ci racconta i retroscena dell'iniziativa: "Nata in modo assolutamente spontaneo, come per tutte le iniziative che poi riescono davvero, perché in questo ambito non si può fingere e costruire", assicura lui, "Il fan club italiano di Britney Spears è organizzatissimo, ed è stato capace di rimanere vicino alla sua titolare anche durante il periodo 'buio', quando era alle prese con la depressione. Per festeggiare l'uscita del cofanetto, dove era incluso l'inedito '3' (non ha caso, infatti, lo show improvvisato è stato fatto proprio alle 3 del pomeriggio), il giorno della pubblicazione alcune fan che studiano danza hanno ideato una coreografia e l'hanno messa in scena nel centro della Galleria". Nessun intervento, quindi, da parte della casa discografica? "No, assolutamente. Noi, una volta avvertiti, ci siamo limitati a mettere i nostri mezzi a disposizione per riprenderlo con i mezzi adeguati, per poi metterci in contatto con tutte le altre filiali del fan club sparse per il mondo per dare visibilità all'iniziativa. Del resto occuparsi di marketing digitale e new media, oggi come oggi, prevede una fitta interazione coi fan. Il Web, poi, è un mezzo fantastico, perché ci permette di avere una comunicazione non mediata con le fan base, sempre molto attive in caso di iniziative speciali come questa". Un modo per tagliare fuori "vecchi" intermediari come radio, tv e carta stampata? "Per niente, anzi. Oggi ognuno ha più la coscienza del proprio ruolo: tv, radio e carta stampata sono essenziali per veicolare determinate istanze. I Web è utilissimo per avere il polso delle sensazione che attraversano il pubblico, proprio perché diretto e 'democratico'. E' chiaro che tutti, in questo gioco delle parti, devono essere consci di rappresentare una posizione ben determinata, e non interscambiabile. I fan spesso ci accusano di essere la rovina dei loro beniamini, e noi discografici spesso facciamo fatica a dialogarci. Esempi come questo, tuttavia, ci mostrano una via costruttiva per entrambi, che fa solo il bene dell'artista e permette ad ognuno di agire in armonica collaborazione con l'altro. Poi sta a noi discografici cercare di capire il fan, e di usare mezzi come il Web per fornirgli un'informazione precisa e puntuale, che non tralasci nulla, proprio come vuole il fan". Occorre osservare, però, come spesso il fan tenda ad essere piuttosto monotematico sul proprio artista preferito, e di esigerne un'informazione più agiografica e glorificante che obiettiva... "Il rischio c'è, è inutile negarlo. I fan, tuttavia, sono persone come tutte le altre, e quindi diverse tra loro. Ci sono iniziative di fan club, tutt'altro che ossequiose nei confronti degli artisti di riferimento, che sono molto costruttive. La sfida di chi si occupa di marketing digitale e di new media, oggi come oggi, è proprio questa: cercare di intercettare questi slanci positivi e farli confluire nel modo giusto nei tanti e capillari canali di comunicazione presenti sul panorama attuale".