E’ durata poco più di due anni e mezzo l’avventura della Zac, la struttura di distribuzione creata a metà del ‘95 dal gruppo Sugar con l’obiettivo di cavalcare l’allora rampante mercato della dance made in Italy.<br> A fine dicembre l’azienda presieduta da Filippo Sugar (figlio di Caterina Caselli e di Piero Sugar e continuatore della celebre "dinastia" discografica) cessa ogni attività produttiva e distributiva, per chiudere definitivamente il magazzino nei primi mesi del ‘98. <br> Il motivo della chiusura risiederebbe in una "incompatibilità strategica" tra l’impegno sul fronte della dance e le restanti attività del gruppo, che comprende la casa discografica Insieme (titolare del marchio Sugar, per cui incidono Andrea Bocelli ed Elisa), i negozi Messaggerie Musicali e la Suvini Zerboni, casa editrice e società finanziaria che controlla tutte le altre aziende della holding di via Quintiliano 40.<br> La scomparsa della Zac lascia orfane le major discografiche che all’azienda avevano riservato l’esclusiva di distribuzione dei propri mix (come la PolyGram e la Universal, in classifica in questi giorni con due singoli degli Aqua, distribuiti in formato mix proprio dalla struttura del gruppo Sugar). La caccia alle ambite prede da parte delle altre società di distribuzione indipendenti presenti sul mercato, com’è facile immaginare, è già cominciata.<br> Ieri pomeriggio (giovedì 11 dicembre), intanto, nella Basilica di San Marco di Milano, Filippo Sugar ha celebrato le proprie nozze con Maria Novella Viganò. La sposa era in bianco, lo sposo in grigio. Si è trattato di una cerimonia sobria e intima, alla quale hanno assistito soltanto familiari e amici intimi (pochi volti noti: Mogol, Stella Pende, Davide Mengacci...) durante la quale Andrea Bocelli ha cantato l’"Ave Maria" e il "Panis Angelicus", la mamma dello sposo si è commossa... e un paggetto è inciampato, facendo sorridere tutti gli invitati. Agli sposi, da parte di Rockol, il classico "auguri e figli maschi".