Vacilla un altro pilastro del “sistema” Torrent, dopo i colpi inflitti dalla giustizia a The Pirate Bay (Svezia) e Torrentspy (Stati Uniti). Il sito isoHunt, basato nella regione canadese del British Columbia, ha perso il primo round di una battaglia giudiziaria aperta nel 2006 dall’associazione dei produttori cinematografici Motion Picture Association of America (MPAA) in rappresentanza di tutti i maggiori studios hollywoodiani. Il giudice californiano Stephen Wilson non ha avuto dubbi: il fondatore e ad del sito, Gary Fung, sarebbe colpevole di istigazione alla violazione dei copyright nonostante abbia cercato di dimostrare di non avere alcun controllo sui contenuti scambiati attraverso la piattaforma; basterebbero a dimostrarlo gli esiti delle perizie (da cui risulta che il 95 % del materiale audio e video condiviso attraverso isoHunt non è autorizzato), la presenza sul sito di link ai contenuti più scaricati nonché il comportamento e le dichiarazioni pubbliche dello stesso Fung (che in alcuni blog ha suggerito agli utenti i programmi da scaricare per masterizzare i film). La condotta illecita riguarderebbe non solo isoHunt ma anche gli altri siti Torrent che fanno capo a Fung (Torrentbox.com, Podtropolis,com e ed2k-it.com). Quest’ultimo presenterà quasi sicuramente appello, ma secondo gli esperti sembra avere poche possibilità di successo. Una nuova udienza è fissata per l’11 gennaio, e in quell’occasione dovrebbe essere definita l’entità del risarcimento danni a suo carico: nel caso Torrentspy la stessa MPAA si è vista riconoscere dal tribunale un indennizzo da 110 milioni di dollari, ma secondo i suoi avvocati le violazioni compiute da isoHunt sono di entità superiore e dovrebbero dunque garantire una somma più rilevante.