Se i cd languono negli scaffali e i download da iTunes da soli non bastano a mantenere ritmi di crescita sostenuti al mercato digitale, in compenso la fruizione di video online (musicali e non) è un costume che si allarga a macchia d’olio tra gli utenti della rete: soprattutto negli Stati Uniti dove, secondo le misurazioni effettuate da Nielsen Online, nel solo mese di dicembre il tempo medio di visione da parte degli utenti è cresciuto del 13,2 %. Non soprende che tra i siti video sia ancora e sempre YouTube a fare la parte del leone, in forza di 6,4 miliardi di stream e di 106 milioni di utenti unici; il concorrente Hulu, che ha aperto di recente al mercato musicale siglando accordi di licenza con EMI e Warner, viaggia su ordini di grandezza quasi dieci volte inferiori, collezionando 635 milioni di video streams e 13,6 milioni di utenti unici. In attesa di conoscere i primi risultati di Vevo, la joint venture creata da Universal e Sony Music in collaborazione con la stessa YouTube, è interessante notare che cinque dei dieci video più visti di tutti i tempi sulla piattaforma di Google sono di contenuto musicale (e quattro di questi sono videoclip promozionali): in cima alla graduatoria resiste “7 things” di Miley Cyrus (visto 108,5 milioni di volte), seguito da “I know you want me” di Pitbull (92,4 milioni), dalla celebre esibizione di Susan Boyle a Britain’s Got Talent (85,1 milioni), da “Apologize” di Timbaland (81,2 milioni) e da “Say ok” di Vanessa Hudgens (78,6 milioni).