Guvera, azienda e piattaforma di musica digitale gratuita con accesso su abbonamento basata in Australia, sventola un motto che suscita curiosità e interesse sia presso il pubblico finale, sia presso gli addetti ai lavori: "I vostri marchi preferiti pagheranno gli artisti mentre ne scaricate gratuitamente la musica. Benvenuti nella rivoluzione dei media!". I primi vagiti mediatici di Guvera giunsero, per l'appunto, con l'annuncio alla fine del 2009 dei contratti di licenza con EMI e con IODA, cui si è aggiunto nel frattempo anche un contratto con Universal Music. Ora agli slogan e alle licenze seguono i fatti: secondo dichiarazioni ufficiali del CEO Claes Loberg, l'azienda è partita con un finanziamento di circa 10 milioni di dollari ma, soprattutto, il venture capital ANMA Private Investment è pronto a erogarne altri 20 per lo sviluppo. L'approccio di Guvera è estremamente innovativo. Il servizio crea canali marchiati dagli inserzionisti (alcuni di essi: McDonalds, Johnson & Johnson, Harley Davidson), i cui contenuti multimediali sono gratuiti per l'utenza. L'abbinamento tra marchio e contenuti (es. i brani da scaricare) è determinato da uno strumento di valutazione a disposizione degli inserzionisti che associa al meglio la "personalità" del marchio alle caratteristiche di artisti, genere o categorie in base alle affinità di target. Il back end consente loro di confezionare campagne commerciali e promozionali in tempo reale, declinando le specifiche demografiche, temporali e locali. Ogni download o stream gratuito è pagato dall'inserzionista (la tariffa unitaria e per persona è fissata sulla base di un minimo garantito predefinito, per esempio: 2 euro per ogni maschio della tale fascia demografica e residente nella tale area) e viene condivisa tra Guvera e i titolari dei diritti. Guvera sta ora negoziando anche con Sony Music e Warner Music e si propone come il più sero concorrente dei servizi P2P da cui si scarica musica illegalmente, grazie a una presenza molto meno invasiva della pubblicità rispetto alla più tradizionale tendenza della advertising-supported music che impone un'interazione all'utente in cambio del download.