TechCrunch, CNET, Billboard e il Wall Street Journal, tra gli altri, riferiscono di un’effettiva intenzione di Apple di lanciare un servizio di streaming musicale da affiancare ad iTunes, così come pronosticato dalla maggioranza degli osservatori dopo la recente acquisizione di Lala. I discografici contattati dalle testate americane confermano di avere ricevuto prime telefonate esplorative da parte degli uomini di Cupertino, dimostrando potenziale interesse per il progetto ma tenendosi abbottonati in attesa di conoscerne meglio i dettagli. I programmi di Apple sono al momento ancora misteriosi: a TechCrunch Michael Robertson di MP3Tunes ha anticipato che la società californiana vorrebbe allestire delle “cassette di sicurezza” online su cui i suoi clienti possano trasferire i brani acquistati da iTunes in modo da potervi accedere in qualunque momento e da qualsiasi apparecchio connesso a Internet: qualcosa di molto simile a ciò che lo stesso Robertson, un pioniere del digitale, aveva tentato anni fa con MP3.com, consentendo l’archivio digitale dei cd ma finendo schiacciato dalle major discografiche con l’accusa di avere violato i loro copyright ( i tempi sono cambiati, e in seguito c’è stata anche qualche sentenza di segno contrario). La facoltà di accedere al servizio da lettori portatili come l’iPod o l’iPhone, secondo alcuni osservatori, potrebbe generare qualche frizione con le case discografiche, che per le modalità di mobile streaming (vedi Rhapsody) esigono normalmente tarriffe più alte (Lala offriva canzoni in streaming per 10 centesimi l’una).