Per la prima volta, in Italia, un’azione contro la pirateria on-line si conclude con sanzioni pecuniarie a carico dei consumatori. Nel mirino delle Procure e della Guardia di Finanza di Desenzano del Garda (Brescia), infatti, sono finiti non solo i gestori della rete commerciale abusiva (quattro persone denunciate a piede libero) ma anche 38 dei loro clienti sparsi su tutto il territorio nazionale: a loro carico sono state comminate sanzioni complessive per circa 23 milioni di euro (5.800 euro a carico dei consumatori, poco più di 150 euro a testa). L’operazione, conosciuta con il nome in codice di “Uncino” e condotta in collaborazione con FPM (Federazione contro la Pirateria Musicale), FAPAV (Federazione Anti Pirateria Audiovisiva), BSA (Business Software Alliance) e AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana), ha permesso di smascherare un’organizzazione che operava attraverso la gestione di una mailing list e connessioni anche mobili, portando al sequestro di 170 mila opere illegalmente messe in vendita (cd, dvd, videogiochi e programmi software), pc e masterizzatori. “Si tratta di un'operazione molto importante per il fatto che per la prima volta in Italia anche gli acquirenti sono stati multati per l'acquisto di materiale illecito”, ha commentato Luca Vespignani, Segretario Generale di FPM. “La lotta alla pirateria”, ha aggiunto Filippo Pardini, Business Affairs di Warner Music Italy, “è una componente ormai quotidiana ed essenziale nel lavoro di qualunque discografico. Oltre che una tutela del proprio business, è una necessaria forma di salvaguardia dell'identità dei singoli artisti”.