Il tentativo dei Public Enemy di farsi finanziare dai fan attraverso il sito Sellaband continua a incontrare difficoltà: lungi dal raggiungere l’obiettivo che si era prefissata (250 mila dollari destinati a coprire le spese di registrazione dell’album e la successiva campagna marketing), tra dicembre e oggi la band di Chuck D e Flavor Fav ha anzi perso una fetta dell’investimento, scendendo da 71 mila a 67.400 dollari (il 26 % del suo budget). Analizzando la situazione e interrogandosi sull’efficacia del modello di business, Glenn Peoples di Billboard.biz evidenzia i punti deboli dell’operazione. In primo luogo, osserva il giornalista americano, le opzioni offerte ai fan non sono così convenienti (investendo 25 dollari si ottiene una copia del nuovo cd, per 100 dollari ci si garantisce in più la pubblicazione del nome sul libretto e la possibilità di acquistare un secondo cd a metà prezzo, per 250 dollari si aggiunge al pacchetto una t-shirt, il cui costo effettivo diventa di 150 dollari…). In secondo luogo, Sellaband è un circuito chiuso che non dispone, almeno per ora, di strumenti efficaci per prpmuoversi sui social network e sui canali esterni al suo “ecosistema”. In terzo luogo, alla band può non avere giovato troppo la sua fama (molti fan potrebbero essersi chiesti se il gruppo ha effettivamente bisogno del loro sostegno economico). I Public Enemy hanno comunque raccolto più denaro delle altre 41 band che si finanziano attraverso Sellaband (nessuna di esse ha accumulato più di 50 mila dollari); attualmente i fan-finanziatori del gruppo sono 901, e ognuno di essi ha investito una media di 75 dollari nel progetto.