Prima una interruzione temporanea del servizio per motivi di “manutenzione”. Poi la richiesta, accordata dal tribunale di Amsterdam, di una sospensione dei pagamenti ai creditori. Infine la proclamazione dello stato di insolvenza con la nomina dell’avvocato Paul Schaink al ruolo di curatore fallimentare. Il sito olandese Sellaband, che analogamente ad altre Web company (come l’inglese Slicethepie) propone ai fan di investire denaro sugli artisti preferiti in cambio di benefici, bonus o quote sugli utili derivanti dalle vendite, non riesce più a sostenersi con le proprie forze e rischia di veder vanificare il suo modello di business: l’avvocato Schaink e l’ad Johan Vosmeijer, in un messaggio postato sul sito, cercano tuttavia di rassicurare artisti e utenti-finanziatori sul fatto che la vendita a una terza parte interessata dovrebbe avvenire quanto prima, così da salvaguardare entrambi. Tra gli artisti che sono ricorsi alla piattaforma per finanziare le loro attività spiccano i Public Enemy: il gruppo hip-hop non è tuttavia riuscito finora a raggiungere l’obiettivi prefissato, racimolando solo 67.400 dollari dei 250 mila che sperava di raccogliere per finanziare le registrazioni del nuovo album e sostenerne la campagna marketing.