Pur essendo iniziato con la chiusura delle catene Zavvi e Woolworths, il 2009 non è stato un anno troppo negativo per i rivenditori inglesi (“fisici” e digitali) di prodotti musicali. Molto meglio dei quattro precedenti, anzi, secondo i dati raccolti nell’Annual Yearbook dell’associazione di categoria, Entertainment Retailers Association (ERA): - 0,8 % in termini di fatturato (1,314 miliardi di sterline), - 0,6 % in termini di pezzi venduti (154,8 milioni di unità, compresi i video musicali). La crisi economica e la forte concorrenza sui prezzi, osserva la direttrice di ERA Kim Bayley, sono stati controbilanciati dal boom dei download digitali e dall’emergere di nuove pop star di appeal universale come Susan Boyle e Lady GaGa. “E’ troppo presto per dire che la fase declinante è finita, ma nel 2009 i rivenditori hanno scoperto che la musica ha ancora molto da offire e una forte capacità di attrazione sul pubblico britannico”. Favorevole anche il confronto con altri settori dell’entertainment: nello stesso periodo il fatturato dei dvd non musicali è calato del 10,6 %, quello dei videogiochi dell’11 %.