Universal Music continua a dominare il mercato mondiale della musica registrata, anche se negli Stati Uniti è stata ormai affiancata da Sony Music. Gli ultimi dati disponibili attribuiscono a entrambe le case discografiche una quota di mercato del 28,7 %: ma mentre per Universal questo significa un arretramento dell’1,7 % rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per Sony si tratta di un balzo in avanti del 5,3 %. Molto più staccate le altre due major, con Warner Music (14,18 %, - 1,3 %) seguita dalla EMI (11,8 %, + 3,1 %). Quest’ultima è molto più vicina, mezzo punto percentuale indietro, se si limita il discorso alle novità discografiche senza considerare le vendite di catalogo, grazie soprattutto agli exploit dell’etichetta country Capitol Nashville (con un milione e mezzo di copie vendute, i suoi Lady Antebellum sono per il momento i best seller dell’anno). Sony deve i suoi progressi soprattutto alla Columbia/Epic Records di Rob Stringer, in cima alle classifiche con Susan Boyle e Sade e al primo posto tra le etichette con una market share del 10,1 %. La seguono la ex leader Interscope Geffen A&M (IGA) di Jimmy Iovine (8,8 %, grazie soprattutto a Lady GaGa) e la RCA/Jive di Barry Weiss (8 %), in cima alle charts con Ke$ha e Alicia Keys.