FooFind è la nuova creazione di Pablo Soto, imprenditore trentenne spagnolo noto alle cronache dell'industria IT per avere lanciato in passato diverse applicazioni per il file sharing (Manolito, Blubster e Piolet le più celebri) e per essere tuttora il bersaglio di una causa da 13 milioni di euro intentatagli dall'associazione fonografica spagnola (la sua MP2P Technologies è stata infatti citata in giudizio da Warner, Sony ed EMI con l'accusa di avere causato ingenti perdite di ricavi con il suo software di file sharing). La situazione non sembra scoraggiare Soto dal perseguire la sua specializzazione, come si evince dall'appena avvenuto lancio di FooFind, una piattaforma di 'media search' attraverso la quale gli utenti possono cercare file audio (e anche video) grazie ad una costante indicizzazione delle maggiori fonti di P2P in rete. FooFind, infatti, scandaglia in continuazione Gnutella, Torrent, Ed2k e simili, oltre a migliaia di link FTP e HTTP, individuando i file disponibili per la condivisione ed il download. In pochi giorni ha già superato i 13 milioni di brani 'disponibili' online. Il servizio, lanciato in inglese e in spagnolo, è legale in termini di legge, anche se l'imprenditore è conscio che l'industria potrebbe reagire da un momento all'altro: "Siamo estremamente rispettosi delle norme vigenti e anche il presidente dell'associazione dei discografici spagnoli ha ammesso che FooFind non infrange la legge. Tuttavia è probabile che facciano causa, perchè possono farlo. Ma non ci aspettiamo guai seri, perchè sappiamo che è legale".