E’ sopravvissuto alla sua creatura, o almeno al periodo d’oro della sua creatura. Waldo Semon, scomparso da qualche giorno alla bella età di cento anni, era il chimico che nel 1928, quando lavorava per una fabbrica di gomma, giocherellando con alcuni polimeri che tutti consideravano inutilizzabili inventò un nuovo materiale plastico che poteva essere “stirato” e modellato, che era impermeabile e non-conduttore elettrico. Semon brevettò la sua scoperta nel 1930, e ne fece iniziare la produzione industriale: il vinile veniva impiegato per fabbricare tendine da doccia e soprabiti impermeabili. Il suo utilizzo per la fabbricazione dei dischi fonografici ebbe inizio solo negli anni Sessanta. Poi sono arrivati i Cd, «e hanno rovinato tutto», come sostengono i nostalgici del buon vecchio 33 giri.