Si è aperto all’insegna delle polemiche il secondo Salone della musica di Torino, che si tiene nel capoluogo piemontese fino al 21 ottobre. La polemica (da Rock Online già più volte trattata) è quella relativa all’aumento dell’IVA sui dischi al 20% previsto nella finanziaria. FIMI (Federazione industria musicale italiana) AFI (Associazione fonografici italiani) e FPM (Federazione contro la pirateria musicale) hanno letteralmente tappezzato gli stand di cartelloni in cui si denuncia l’aumento, spiegando che in questo modo il consumatore per ogni Cd pagherà 7000 lire di Iva, e che l’aumento incentiverà ulteriormente quella pirateria di cui l’Italia mantiene il triste primato. Nella conferenza stampa di apertura, il patron del salone Guido Accornero ha però aperto uno spiraglio, parlando di esito "positivo" di un incontro avvenuto ieri (15 ottobre) a Roma tra il Vice Presidente del Consiglio Walter Veltroni e il ministro delle Finanze Vincenzo Visco e i vertici FIMI (Gerolamo Caccia Dominioni), AFI (Franco Donato) e FPM (Roberto Citterio). I tre sono usciti dall’incontro consolati da molte promesse - impegno governativo contro la pirateria, messa a disposizione di spazi promo-informativi sulle reti Rai, attenzione ai nuovi problemi di tutela dei diritti aperti dall’era digitale... - ma senza nulla di concreto (almeno per ora) in mano. Vedremo in futuro, ma non ci scommetteremmo troppo...