Le voci si rincorrono sul futuro degli artisti sotto contratto con la Polygram, passata sotto il controllo della Seagram e fusa con la Universal. Si dice che si stia preparando un enorme lavoro di potatura dei rami secchi, ovvero gli artisti che non vendono abbastanza dischi. Pare che esista una "lista nera" che turba i sonni dei musicisti, sulla quale siano scritti ad esempio i nomi di Morrissey e Paula Abdul, e altre star più famose che produttive. Ma la cosa è vista con favore dalle piccole etichette: Jeff Matlow, proprietario della californiana Crank Records, si dice pronto ad accogliere gli esuli: «La Seagram ha troppe star, non potrà più permettersi di pagarli nè di concentrarsi su di loro. Noi siamo pronti a farlo - per un piccolo numero di artisti che a noi interessano e a loro non più».