Nei primi tre mesi del 2009 MySpace aveva chiuso i conti con un deficit di 88 milioni di dollari; un anno dopo, il buco si è allargato a 150 milioni. News Corp. che quasi cinque anni fa ha acquistato il social network per 580 milioni di dollari, ingurgita l’amaro boccone ma reagisce spiegando che per il gruppo di Rupert Murdoch MySpace rappresenta tuttora un “work in progress”. In una conference call con alcuni analisti, il vice di Murdoch, Chase Carey, ha citato come esempio di vitalità della piattaforma i risultati conseguiti da un’iniziativa di casting realizzata in collaborazione con lo show televisivo Glee (al sito sono arrivati 28 mila provini di potenziali candidati e 85 milioni di voti espressi dal pubblico), sottolineando che l’obiettivo primario del 2010 è di migliorare la “customer experience” e di raggiungere indici di crescita soddisfacenti: a riportare in attivo il bilancio dell’impresa si penserà nel 2011. Nonostante le rilevazioni di comScore per il mese di marzo attribuiscano proprio a MySpace Music il primo posto tra i siti musicali in termini di pagine viste, Murdoch ha ammesso che “negli ultimi due o tre anni abbiamo fatto alcuni grossi errori”. “Ora però”, ha aggiunto, “abbiamo un nuovo management che ha cominciato a introdurre delle novità, e ci saranno molti cambiamenti durante l’estate. Le prime indicazioni – ma si tratta solo di prime indicazioni – dicono che stiamo attirando più visitatori e che questi ultimi si fermano più a lungo sul sito. Quando la tendenza si consoliderà, avremo anche più pubblicità”.