Dati discordanti sullo stato di salute del mercato francese della musica registrata. L’associazione dei discografici Snep registra un incremento dell’8 % nel primo trimestre del 2010, mentre uno studio sul commercio al dettaglio a cura dell’Observatoire de la musique/GfK mostra una flessione delle vendite di Cd in misura del 7,1 %. Ne è nata una piccola polemica: il direttore dell’Osservatorio, Andre Nicolas, commenta che il settore del retail discografico “non è in via di guarigione”, mentre il direttore generale della Snep David El Sayegh replica a Billboard.biz che le sue cifre “non sono basate su un panel esauriente”. Stando all’associazione dei discografici, nel primo trimestre 2010 il mercato ha sviluppato un giro d’affari da 128,6 milioni di euro. L'andamento positivo riguarda sia i supporti fisici (+ 4,3 %, 105,5 milioni di euro) che quelli digitali (+ 28,7 %, 23,1 milioni di euro), con incrementi pari al 50 % per i download a pagamento, del 100 % per i ricavi generati da piattaforme di streaming e del 27 % per quelli derivanti dai servizi in abbonamento; questi indici di crescita, fa notare El Sayegh, segnalano una profonda trasformazione del mercato digitale locale, fino a poco tempo fa dominato dalle suonerie per telefoni cellulari. Sulla crescita trimestrale del fatturato industriale, che fa seguito ad altri due periodi di rilevazione positivi, avrebbe influito positivamente, secondo El Sayegh, l’introduzione della legge “Hadopi” (o delle “tre infrazioni”) che prevede interventi repressivi più efficaci nei confronti dei file sharer illegali: effetto più psicologico che reale, dal momento che per implementare le misure che prevedono l’erogazione di ammonimenti e l’eventuale sospensione della connessione Internet ai “pirati” recidivi sono necessari alcuni decreti attuativi in agenda per il mese di giugno.