Bruce Springsteen e la E Street Band e i soliti Rolling Stones sono stati i protagonisti dei tour più remunerativi del 1999. Entrambi hanno fruttato oltre 50 milioni di dollari (poco meno di 100 miliardi di lire). Secondo la rivista "Pollstar" il re è Springsteen, con 72 milioni di dollari contro i 64,7 degli Stones (già "campioni" nel 1997 e ‘98). "Amusement business" invece attribuisce al gruppo inglese un lordo di 89,2 milioni di dollari e al Boss 53 milioni. C’è da dire che quest’ultima rivista tiene conto anche delle date europee, mentre "Pollstar" conta solo quelle in America e Canada.<br> Per quanto riguarda il nordamerica, in ogni caso, alle spalle dei "giganti" del rock ci sono la Dave Matthews Band e gli ‘N Sync, boy-band instancabile: per ogni città, almeno due concerti - tutti esauriti. Completano la top ten Shania Twain, il cantante country George Strait (si è esibito solo negli stadi, spalleggiato da Tim McGraw e le Dixie Chicks), Cher, Neil Diamond, Celine Dion e Backstreet Boys. Da notare come, escluse le due boy-band (‘N Sync e BSB), si tratta quasi sempre di artisti che possono contare su un pubblico di una certa età (e che può permettersi certi biglietti...). Il rock dei Limp Bizkit e l’hip-hop di Jay-Z sono fuori dalla top ten, e in entrambi i casi gli artisti principali erano affiancati da "supporter" di lusso. <br> Il concerto dell’anno è stato il discusso "Woodstock ‘99", che tra una rissa e uno stupro ha permesso a organizzatori e artisti di spartirsi 28,9 milioni di dollari (circa 56 miliardi di lire).<br> Secondo l’analisi delle due riviste, riportata da "Addicted to noise", oltre alla disponibilità degli americani ad assistere ai concerti, la buona salute dell’industria dei "live events" si basa anche su un’incredibile corsa al rialzo nel prezzo dei biglietti: mediamente, 5 dollari (quasi 10.000 lire) in un anno; dal 1996, poi, gli artisti più famosi hanno praticamente raddoppiato i prezzi.