Musica accessibile in abbonamento? No grazie, almeno per il momento. Intervistato dall’emittente radiofonica digitale BBC 6Music, il general manager di MySpace UK Christopher Moser ha chiarito che il social network musicale non intende ancora lanciarsi nel mare magnum della cosiddetta musica “cloud based”, ribadendo sostanzialmente quanto dichiarato qualche giorno fa in America dai copresidenti Jason Hirschorn e Mike Jones: “La subscription music”, ha spiegato Moser, “è un fenomeno sicuramente interessante, ma per il momento non si tratta ancora di un prodotto da mercato di massa; stiamo parlando di una nicchia davvero minuscola (…). Al giorno d’oggi, la maggior parte della gente la musica desidera ancora possederla”. Niente ingresso nella “music cloud”, dunque? “Naturalmente ci stiamo pensando”, risponde Moser. “Ma lo faremo solo al momento giusto e quando saremo convinti che la proposta possa risultare attraente per il mercato di massa”. Colpita da un calo consistente nel numero di utenti, MySpace sta cercando di reagire con nuove offerte e iniziative, tra cui la vendita di biglietti per concerti attraverso la piattaforma Events (che genera introiti diretti per la società). Intanto il suo maggiore concorrente nel settore del social networking, Facebook, annuncia programmi bellicosi anche in campo musicale: “Se vuole entrare in quest’area noi ne siamo contenti”, è la replica di Moser. “Sarebbe una bella notizia per l’industria musicale e per gli artisti, che hanno bisogno di maggiori sbocchi da sfruttare economicamente per la musica che producono”.