Niklas Zennstrom e Janus Friis, inventori di due successi sensazionali del Web come Skype (560 milioni di utenti nel mondo) e la piattaforma p2p “pirata” KaZaA, non hanno avuto altrettanta fortuna con il canale di video on-line ad alta definizione Joost. Ma sono in molti a pronosticare un futuro potenzialmente radioso a Rdio, il loro nuovo servizio (pienamente legale) di streaming musicale già attivo in fase beta negli Stati Uniti con un catalogo di 5 milioni di canzoni e il pieno appoggio degli ex nemici, le major discografiche (“quando ci si fa la guerra si conquista, per così dire, anche un certo rispetto reciproco”, ha spiegato Zennstrom al New York Times). I prezzi sono competitivi con quelli dei principali concorrenti sul mercato, Rhapsody e MOG All Access: 5 dollari al mese per attivare lo streaming senza limiti e on-demand dal solo pc, 10 dollari per connettersi dallo smartphone portatile e memorizzare i brani per poi accedervi eventualmente anche in modalità off-line (già pronte le applicazioni per iPhone e BlackBerry, presto disponibile quella per Android). Come MOG, Rdio non include nessuna opzione di accesso gratuito finanziata dalla pubblicità; come la nuova versione di Spotify, punta molto sull’integrazione automatica con le “librerie” di musica digitale archiviate su iTunes o in formato Windows Media e sulle funzioni di socializzazione: come Twitter, anche Rdio permette di “seguire” altri utenti, facendosi automaticamente aggiornare sulle loro playlist; link diretti a Facebook e allo stesso Twitter consentono inoltre di condividere canzoni e playlist.