Prosegue a pieno ritmo la campagna acquisti di BMG Rights Management, società di edizioni musicali gestita in joint venture dalla media company tedesca Bertelsmann e dal fondo newyorkese KKR. Dopo le americane Cherry Lane e Adage IV, nel carrello della spesa della multinazionale di base a Berlino è finita la londinese Stage Three Music, “indie” fondata nel 2003 dall’ex amministratore delegato Chrysalis e Virgin (edizioni e dischi) Steve Lewis. Il suo catalogo vanta oltre 18 mila titoli, con classici del rock a firma di Aerosmith (“Dream on”, “Walk this way”) e ZZ Top (“La Grange”, “Gimme all your lovin”) accanto a successi da classifica come “Baker street” di Gerry Rafferty, “You get what you give” dei New Radicals, “Sing for the moment” di Eminem (che della succitata “Dream on” campionava un frammento) o la recentissima “The club is alive” di JLS, e a molti hits di genere country (Stage Three ha una sede a Nashville e una a Los Angeles, dirette dall’ex presidente Island, PolyGram e Maverick Lionel Conway). BMG Rights, giunta alla terza acquisizione importante del 2010, ha rilevato le quote della società dal management, da Apax Partners e da Ingenious Ventures, il fondo che già da diversi anni ha preso a investire in progetti musicali e di cui anche Peter Gabriel detiene delle azioni. “Per noi”, ha spiegato l’ad di BMG Hartwig Masuch, “è estremamente importante consolidare la presenza nel Regno Unito, il più eccitante e competitivo mercato musicale al mondo. Siamo molto lieti di acquistare Stage Three, non solo per il roster selezionato di autori che rappresenta ma anche per il suo approccio intraprendente nei riguardi del licensing, che si adatta alla perfezione al nostro modo di pensare e alla nostra strategia di crescita”. Allo stato attuale BMG Rights – nata poco più di un anno e mezzo fa e presente direttamente in otto Paesi, tra cui l’Italia – amministra oltre 100 mila canzoni e master fonografici.