Con la crisi che in Usa ha ormai colpito anche il settore della musica dal vivo (facendo crollare del 20 %, in una settimana, la quotazione di Borsa del titolo Live Nation) l’azienda leader della live promotion si vede costretta ad accelerare lo sviluppo di business paralleli: in particolare il settore dell’e-commerce, che nel 2009 ha prodotto ricavi per 94 milioni di dollari contro i 6,5 miliardi generati dal “core business” dell’azienda, la vendita di biglietti. Punto focale di questa strategia, ha anticipato l’amministratore delegato della divisione concerti Jason Garner in occasione di un recentissimo meeting con gli investitori, è la riorganizzazione del sito collegato Ticketmaster.com (come noto, Live Nation e Ticketmaster si sono fuse in una nuova entità, Live Nation Entertainment). Da qui a sei-nove mesi, quest’ultimo proporrà nuove opzioni ai consumatori tra cui un “carrello della spesa” per l’acquisito di ogni genere di prodotto fisico o digitale che ruota attorno alla vendita dei biglietti: t-shirt e download “alla carta” in primo luogo, ma anche VIP pass e buoni sconto su cibi e bevande acquistati sul luogo del concerto. La nuova configurazione del sito prevede anche l’estensione a circa 500 club e sale da concerto delle “seat charts” interattive già introdotte da Live Nation in alcuni dei suoi maggiori impianti: tali mappe consentono al potenziale acquirente del biglietto di sapere quali posti sono ancora disponibili e a quale prezzo, procedendo direttamente alla selezione e al pagamento on-line. “Sono probabilmente la cosa più innovativa che Ticketmaster abbia fatto da tanti anni a questa parte”, sostiene Garner, “e la bella notizia è che funzionano” (per l’utente così come per l’azienda, dal momento che spingono un maggior numero di consumatori a fare da sé invece di rivolgersi ai tradizionali punti di prevendita). Ticketmaster.com, ha spiegato Garner, punterà anche sulle funzioni “social”, attivando un’integrazione con Facebook che permette di sapere in tempo reale quali amici hanno intenzione di assistere agli stessi concerti. Informazione utile al pubblico ma anche alla stessa Live Nation, stante l’importanza del passaparola nel far circolare le informazioni sugli show: un sondaggio effettuato dalla società nel corso del 2009 indica che il 31 % delle persone avrebbe assistito a un concerto se ne fosse stato a conoscenza, mentre l’82 % ne è stato informato on-line oppure attraverso la propria cerchia di amici e familiari.