Il New York Post di Rupert Murdoch è un tabloid dal taglio “popolare” e scandalistico, ma quando si tratta di music business spesso azzecca le anticipazioni. L’ultima delle quali riguarda Simon Fuller e la sua creazione American Idol, che dopo nove anni di proficua collaborazione avrebbe estinto il contratto di esclusiva discografica affidato alla Sony Music. Conseguentemente, Fuller e CKX Inc. (la holding che controlla la società produttrice dello show, 19 Entertainment) avrebbero avviato trattative anche con altre etichette: in pole position, secondo il Post, ci sarebbe la Universal, stanti i buoni rapporti sussistenti tra Fuller e il nuovo ad inglese della major, Lucian Grainge. Le precedenti edizioni del talent show hanno lanciato giovani talenti come Kelly Clarkson, Clay Aiken, Fantasia Barrino, Jennifer Hudson, Carrie Underwood, Chris Daughtry e Jordin Sparks. Con il tempo, però, le vendite discografiche generate dal marchio risultano essere in calo.