Come un anno fa, in diretta da San Francisco (Yerba Center) e con i media europei collegati via satellite dalla Brewery di Londra, Steve Jobs ha lanciato la nuova stagione di Apple: una raffica di annunci su nuovi prodotti, culminati con due bombe: iTunes 10 e la nuova Apple TV. Partiamo dalla fine, con il nuovo device che, rispetto alla prima versione del 2006, si è ridotto a un quarto delle dimensioni e a un terzo del prezzo: la nuova Apple TV, disponibile in pre-ordine da oggi, costerà solo 99 dollari e sarà disponibile tra quattro settimane. Jobs l'ha definita, per Apple, un altro 'hobby': "L'abbiamo lanciata nel 2006 ma non ha mai avuto molto successo. Eppure la gente l'adorava. Cosa abbiamo imparato dai nostri utenti in quattro anni, allora...? Moltissimo. Abbiamo imparato che la gente vuole film e episodi TV, desidera contenuto professionale e non amatoriale, preferibilmente in HD. A prezzi bassi, e non con un computer sotto la TV. Non vogliono gestire l’archiviazione dei contenuti ('che faccio quando il disco è pieno?'). Non sono interessati alla sincronizzazione". Ebbene, la nuova Apple TV sta nel palmo di una mano, è dotata di connessione wi-fi e abbandona gli acquisti pay-per a favore dei noleggi a prezzi bassissimi (film nuovi appena usciti in DVD a $ 4,99, episodi TV a 99cent (rispetto agli originari $2,99); tutto senza pubblicità e con Abc e Fox prime major partner ufficiali. La nuova TV permette comunque in America anche lo streaming da Netflix. Ma la vera rivoluzione annunciata da Steve Jobs riguarda iTunes, presentato nella versione 10 e soggetto da oggi a una mutazione che ne trasforma il ruolo e la funzionalità da ecosistema e piattaforma musicale a un ibrido digitale dell'intrattenimento che, passando dalla realtà dei social, vira deciso verso il mondo dei media. La caratteristica aggiuntiva di iTunes 10 si chiama Ping e il suo claim è inequivocabile: "A Social Network for Music". Il mantra della feature Ping è: 'discovery'. Ping introduce in iTunes l'aspetto social attraverso la presenza, la condivisione e il concetto di 'seguito' degli amici, nella convinzione che la propria comunità (ovvero: gli artisti preferiti e gli amici) sia la migliore fonte possibile per scoprire nuova buona musica di proprio gradimento. E, in un colpo solo, iTunes integra opzioni rese note da Facebook (profilo, amici), da Twitter (follow, be followed), Friend Feed e MySpace, consentendo all'utente registrato di postare qualsiasi cosa, dai pensieri ai commenti, dalle foto ai video, dalle canzoni alle preferenze per i concerti. Il tutto a un livello molto spinto di interattività e di semplicità d'uso. Le canzoni postate da un amico, ad esempio, potranno essere immediatamente pre-ascoltate su iTunes e scaricate poi a pagamento. Grande la spinta sulla geolocalizzazione, grazie ai contenuti sui concerti in programma (funzione 'near you') e la presenza di iTunes 10 anche sui device mobili di Apple. In questo contesto, gli altri annunci di Jobs sia su iTunes (nuova grafica, nuovo logo senza CD ("ci sembrava il caso di eliminarlo, dato che a primavera ne supereremo le vendite...") sia sui nuovi iPods passano ingenerosamente in secondo piano, poichè questi ultimi sono comunque notevoli, quand'anche non rivoluzionari come lo tsunami Ping. Il nuovo Shuffle è nel design un mix tra la sua seconda e terza versione, reintroduce i tasti aboliti lo scorso anno e conserva il voice over; propone playlist e Genius Mixes, è minuscolo, dotato di clip e disponibile in cinque colori; costerà solo 49 dollari e conterrà 15 ore di musica... Il Nano diventa multi-touch, è il 46% più piccolo della precedente versione pur essendo il 42% più alto; contiene radio FM, una batteria da 24 ore, permette voice over e voice memo, è disponibile in 7 colori ed è quadrato, con un design effettivamente di grandissima classe, soprattutto nella versione color grafite (i prezzi di lancio: $149/179 per le versioni da 8/16GB). L' iPod Touch, infine, è stato definito da Jobs il 'Portable Game Player' più venduto del mondo, con una quota di mercato superiore al 50%: chiaro e voluto l'accenno all'usurpazione della leadership a scapito di Nintendo e PSP. Più sottile, con Retina Display, 4X pixels, 326 ppi, 3-axis Gyro, FaceTime con la camera frontale e HD video recording, oltre a una capacità di 40 ore di musica. Tre i modelli, da $ 229, 299 e 399 per le versioni da 8,32,64GB. Concludendo, alcuni dei pronostici sugli annunci odierni erano corretti, altri meno: l'enfasi, per quanto attiene alla musica, non era propriamente sulla cloud (ma ricordiamoci di Lala in cantiere...) bensì sul social. Ma quando il social si innesta su un gigantesco catalogo licenziato di brani e video, e si parla del maggiore retailer digitale multimediale al mondo, i contributi UGC in forma di commenti e post non sono che l'assist per mandare in rete i contenuti. Per ora, almeno. Il mosaico media di Jobs è ambizioso e rivoluzionario. E, soprattutto, è ancora incompiuto... (gdc)