L’integrazione tra Ping e Facebook, potenziale plusvalore della nuova piattaforma “music social” inclusa da Apple nella nuova release di iTunes (10), si è bloccata sul nascere per un mancato accordo tra le due società. Nella versione presentata mercoledì scorso a San Francisco e subito dopo resa disponibile per il download, scrivono i commentatori americani, il software sviluppato a Cupertino permetteva a un utente di iTunes di ricercare, tra i suoi amici di Facebook, quelli che risultano iscritti anche a Ping per la condivisione di canzoni, playlist, foto, video, opinioni e commenti a carattere musicale. Ma poco dopo Apple è stata costretta a bloccare i link di accesso al social newtork più popolare del mondo: colpa delle richieste “onerose” di Facebook, ha dichiarato Steve Jobs alla giornalista Kera Swisher del Wall Street Journal (e del sito All Things Digital), suggerendo ai clienti del servizio di usare altri sistemi per aggiungere nuovi amici su Ping (per esempio invitandoli via e-mail o digitando i loro nomi sui motori di ricerca). Normalmente, ricorda la Swisher, l’accesso a un’interfaccia Internet è aperto a tutti e non richiede permessi di sorta: ma Facebook, preocupata di proteggere i dati personali dei suoi utenti e dell’impatto che 160 milioni di clienti di iTunes potrebbero produrre sulla piattaforma (la società ha citato possibili problemi strutturali e di instabilità del sito), ha fatto valere le clausole previste dal suo contratto di servizio per bloccare l’accesso. Sembra comunque che sia volontà comune delle parti risolvere al più presto la questione, e che le negoziazioni tra Apple e Facebook stiano proseguendo a ritmo febbrile.