Appena rilevata (lo scorso mese di luglio) dall’asso pigliatutto BMG Rights Management, la società di edizioni musicali inglese Stage Three Music Publishing (che ha in carniere successi di Eminem, ZZ Top e Aerosmith) continuerà ciò nonostante ad operare in autonomia dalla sua sede londinese di Notting Hill. Fino ad ora tutte le società acquisite dalla joint venture Bertelsmann-KKR, compresa la newyorkese Cherry Lane, erano state assorbite in toto dalla holding tedesca: la decisione di lasciare le cose invariate a Stage Three è legata al fatto che a Londra, a differenza che a New York e altre città, BMG dispone attualmente di un ufficio molto piccolo e non adatto alle circostanze. “Stage Three”, spiegano i portavoce della capogruppo, “è un’entità creativa perfettamente funzionante in sé, e non c’è stato bisogno di integrarla nello stesso modo delle precedenti acquisizioni”. La società si avvarrà comunque del supporto logistico e amministrativo (oltre che finanziario) di BMG, con pieno accesso al suo roster di artisti e compositori. Alan Pell, responsabile dell’A&R, ha tuttavia spiegato a Music Week che la indie inglese resterà fedele alla sua politica artistica estremamente selettiva: “Rimarremo quel che siamo, una sorta di club esclusivo dove artisti e autori sentono di poter ricevere tutte le attenzioni di cui hanno bisogno”. Stage Three ha attualmente un pezzo in testa alle classifiche britanniche, “Please don’t let me go”di Olly Murs, talento emerso da X Factor e autore del brano a fianco di Claude Kelly (Warner Chappell) e Steve Robson, compositore della scuderia Stage Three che ha già messo la firma sui successi di altri emergenti lanciati dal talent show, JLS e Joe McElderry. Nei piani di Pell rientra l’ingaggio di un altro artista e di un altro autore/produttore entro la fine dell’anno.