Ribaltando il giudizio di primo grado espresso da un tribunale di Los Angeles, la Corte d’Appello di Pasadena, California, ha riconosciuto la legittimità delle pretese di maggiori royalties avanzate dalla prima società di produzione di Eminem, F.B.T. Productions, nei confronti della major Universal. F.B.T., che ha scoperto il rapper di Detroit nel 1995 (tre anni prima che firmasse con la Aftermath Records di Dr. Dre, distribuita da Interscope/Universal), pretende una fetta di ricavi maggiori sulle vendite di download e suonerie effettuate tra il 2003 e il 2008, sostenendo che per quanto riguarda gli sfruttamenti digitali i contratti devono prevedere una licenza ex novo sul repertorio e non una semplice estensione a un supporto diverso delle condizioni applicate ai cd (dal momento che in questo caso la casa discografica non sostiene spese di stampa, confezionamento, trasporto e distribuzione fisica del prodotto) Sulla base di questo assunto la major aveva riconosciuto all’artista e ai suoi primi produttori; Bass Brothers, solo il 12 % delle vendite effettuate su canali come iTunes, mentre la Corte d’Appello sostiene ora che abbiano diritto al 50 % dei ricavi.