Paul McGuinness, il manager degli U2, si è rivolto agli Internet Service Provider affinché alla lotta al file sharing e al download illegale venga data una stretta decisiva: nello specifico, il collaboratore di Bono e soci ha chiesto che agli sharer illegali venga proibito l'accesso alla Rete. "Credo che se gli ISP non inizieranno a dare spontaneamente una mano all'industria del cinema e della musica, la legislazione potrà costringerli a farlo", ha detto McGuinness: "Sarkozy l'ha capito, quando ha iniziato a fare pressioni affinché fossero presi provvedimenti contro l'utilizzo non legale delle Reti peer to peer. Anche in Gran Bretagna i nostri politici l'hanno capito, e - infatti - lo scorso aprile hanno varato il Digital Economy Act, che - assieme a quella francese - è una delle migliori legislazioni al mondo in materia. Credo che la collaborazione degli ISP sia una soluzione molto più pratica e efficace rispetto a cause legali di massa all'indirizzo di centinaia di migliaia di persone". Vede invece positivamente, McGuinness, i servizi come Spotify, che permettono - per mezzo di un abbonamento - di accedere ad un ampio catalogo musicale online: "Avere musica in modo comodo e legale è possibile: i titolari di una connessione potranno abbonarsi a servizi come Spotify, oppure a piattaforme simili già offerte da ISP come Sky e Virgin Media. I clienti più appassionati, inoltre, potrebbero accedere - quando i fornitori si saranno preparati, e previo un sovrapprezzo - a servizi aggiuntivi con contenuti extra, rispettando perfettamente la legge".