La continua discesa delle quotazioni di AOL (-19% dal 10 gennaio, data dell'annuncio della fusione) e la simultanea ascesa di quelle di Time Warner (+32%, medesimo periodo), protagoniste della fusione più clamorosa di inizio millennio, hanno contribuito a diffondere ultimamente varie speculazioni - riepilogate al meglio dal "Financial Times" - sulla possibilità che nell'operazione stesse per introdursi anche un "terzo incomodo". A questa situazione sarebbe da ascrivere la decisione delle parti di nominare, a fianco di quelli già attivi, nuovi "advisor": AOL starebbe considerando la nomina di Merrill Lynch and Co. Inc. accanto a Citigroup, mentre Time Warner starebbe pensando a Wasserstein Perella (è già attiva Morgan Stanley). Lo stesso "Financial Times" giudica inattendibili le possibilità che una terza parte possa diventare co-protagonista della fusione, proprio a causa delle dimensioni dell'operazione; i nuovi advisor, al contrario, risponderebbero all'esigenza di attingere a più consistenti supporti finanziari.