Con 328 voti favorevoli, 245 contrari e 81 astensioni, il Parlamento Europeo ha approvato il cosiddetto “rapporto Gallo” (dal nome della parlamentare che lo ha promosso, la francese Marielle Gallo) relativo alla tutela e alla “Applicazione della Proprietà Intellettuale sul Mercato Interno”: il documento, 22 pagine articolate in 14 punti, invoca la formulazione da parte della Commissione Europea di una nuova legge quadro che consenta ai governi della UE di assumere un’azione più coordinata, armonica ed efficace nei riguardi della pirateria on-line. Il rapporto ammette che il file sharing su larga scala e le violazioni della proprietà intellettuale su Internet rappresentano un problema crescente per l’economia e l’occupazione europea, e richiedono una risposta più incisiva: il testo raccomanda la rimozione degli ostacoli alla creazione di un mercato unico digitale attraverso la concessione di licenze multiterritoriali per quanto riguarda prodotti come libri, film e musica, l’introduzione, da parte dell’industria, di un maggior numero di servizi digitali legali “user friendly” e attraenti per i consumatori nonché un coinvolgimento più diretto degli Internet Service Providers nella risoluzione dei problemi legati alla pirateria. L’approvazione del rapporto ha suscitato commenti positivi da parte dei rappresentanti dell’industria discografica, a livello internazionale e locale: “Sicuramente il voto del Parlamento europeo costituisce un importante segnale affinché vi sia una maggiore incisività nella lotta anche alla pirateria digitale in Europa e negli Stati membri”, ha dichiarato il presidente di FIMI Enzo Mazza, che nei giorni scorsi aveva incontrato i parlamentari italiani a Bruxelles, invitandoli a fornire pieno sostegno al rapporto Gallo.